Ideata da tre studenti dell’Università di Bologna, RoomMate vuole aiutare i ragazzi fuorisede nel gestire il loro appartamento
RoomMate è un’applicazione mobile che favorisce la vita a chi condivide un appartamento. Punta a semplificare e gestire tutti gli aspetti della convivenza in appartamento tra coinquilini, familiari o amici, organizzando ogni aspetto della casa in modo immediato e condiviso.
Come nasce RoomMate
I founder di RoomMate, Matteo Bucci, Mirko Martignon e Mattia Raffaelli, sono amici di lunga data stanchi dei soliti problemi che sorgono quando si condivide un appartamento, specie per la prima volta. «Avevamo molte difficoltà a gestire la vita all’interno dell’appartamento: spese comuni, pulizia per la casa… Problemi caratterizzati da un’assenza di comunicazione e coordinamento propri della convivenza, con persone che non si conoscono bene e che portano ad un peggioramento della vita e della convivenza all’interno dell’appartamento».
RoomMate nasce proprio da queste esigenze, allo scopo di migliorare la vita degli studenti universitari. Dal lancio a settembre 2017 il percorso è stato netto: dopo una fruttuosa fase di incubazione in Almacube, incubatore dell’Università di Bologna, RoomMate è risultata vincitrice all’Innovation Day a marzo 2018. L’evento, tenutosi nella splendida cornice della Sala dei Cento in via Farini, ha eletto RoomMate come la miglior startup tra le oltre 180 presentate allo Startup Day. Ad esso è seguito un percorso di accelerazione in Nana Bianca, acceleratore di startup ed eccellenza italiana nel suo campo a Firenze. Grazie a questi importanti traguardi, RoomMate è stata capace di semplificare la vita ad oltre 1500 persone ogni giorno, estendendo la sua presenza nelle più grandi città universitarie italiane come Bologna, Milano, Firenze, Torino e Padova.
Come funziona
RoomMate ha quattro funzioni principali, come spiega Mattia Raffaelli:
Spese domestiche: acquista quello che manca in casa tenendo il conto delle uscite. RoomMate calcola automaticamente tutti gli importi e fa una somma tra quanto bisogna ricevere o dare. C’è anche una comoda lista della spesa per segnare i prodotti da comprare che mancano in casa
Faccende domestiche: organizza i turni per la pulizia della casa, aiutando i coinquilini a coordinarsi per decidere chi dovrà svolgere gli impegni domestici della settimana.
Cose da fare: in casa manca sempre qualcosa, e questa funzione permette di consultare ciò che è necessario, in ogni momento e ovunque i coinquilini si trovino.
Bollette: tutte le bollette raccolte insieme, per essere sicuri di aver fatto le letture e i pagamenti giusti.
«Ogni funzionalità ha un sistema di notifiche per ricordare le faccende domestiche da sbrigare o i pagamenti in scadenza. L’utente può scegliere quali e quante notifiche ricevere» spiega Raffaelli.
Ma non finisce qua: nella app c’è anche una chat privata per comunicazioni relative all’appartamento. Inoltre è prevista la funzionalità ‘Servizi’. «Oltre a queste funzioni abbiamo anche inserito Servizi per l’appartamento: pulizie professionali, idraulico, elettricista. Oppure Beer and Wine Delivery, una partnership con agenzie terze attraverso la quale gli utenti ordinano con la nostra piattaforma ad un prezzo agevolato».
Non solo studenti
Come spiega Raffaelli, RoomMate si presta bene anche ad altri ambiti di applicazione, come la convivenza tra coinquilini lavoratori o per le famiglie: «Ad oggi abbiamo oltre 5 mila utenti attivi. La stragrande maggioranza è composta da studenti universitari fuori sede, ma abbiamo anche coinquilini lavoratori e delle famiglie che utilizzano RoomMate per gestire sia le finanze sia per gestire i piccoli lavori da affidare ai figli. I bambini sono nati con il cellulare in mano e il nostro può essere uno strumento innovativo per fargli fare qualche faccenda in casa. Noi adesso siamo concentrati sullo studente universitario fuori sede, ma il piano è quello di espandere il bacino di utenza ai coinquilini lavoratori, trend delle grandi città per il costo della vita più alto, e alle famiglie».
Migliorare la vita dello studente fuorisede
Al momento RoomMate è incentrata sulla gestione dell’appartamento, ma ci possono essere ulteriori aiuti alla vita dello studente fuori sede: «Una volta sistemato quell’aspetto andremo ad ampliare e analizzare i problemi della vita universitaria, per rendere più semplice e migliore la vita dello studente. Ad esempio ci piacerebbe una collaborazione più stretta con gli atenei sia pubblici che privati perché alla fine il “cliente” è appunto lo studente». Per scaricare la app cliccare QUI.