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La scaleup di AI ha attivato da poco una campagna su Mamacrowd e punta a diventare la più forte realtà di intelligenza artificiale in Italia. La incontrerete all’Open Summit di Firenze
La scaleup di intelligenza artificiale che permette alle aziende di rispondere ai clienti in un secondo. Userbot sarà presente al SIOS19 Summer Edition di mercoledì 12 giugno alla Leopolda di Firenze, dove parlerà anche della campagna di crowdfunding appena lanciata su MamaCrowd per chiudere un round da mezzo milione di euro (e hanno già superato i 300mila euro). La tecnologia brevettata e proprietaria di Userbot non è di un comune chatbot, ma di una vera e propria intelligenza artificiale conversazionale: una soluzione ideale per quelle aziende che vogliono automatizzare processi come Customer Service, Help Desk interno, Marketing Automation e Lead Generation.
«Le persone che lavorano in Userbot non creano un semplice prodotto – dice Jacopo Paoletti, Co-Founder e CMO di Userbot nonchè fondatore del gruppo Comunicatica – ma un vero e proprio cambio di paradigma nel modo in cui l’uomo interagisce con la macchina». Fondata da Antonio Giarrusso, il CEO, la startup conta altri due Co-Founder: Marco Muracchioli (CTO) e Ricardo Antonio Piana (CIO). Un team che vuole fare crescere Userbot anche grazie all’equity crowdfunding. “L’AI fatta dagli umani per gli umani”, è il claim su MamaCrowd per attrarre gli investitori su un progetto che ha già raggiunto il goal minimo di fondi in 24 ore, e a un mese dalla chiusura della campagna vuole fare di Userbot la più forte startup di intelligenza artificiale in Italia.
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Questa scaleup italiana conta nel suo organico 20 professionisti, tra developer, AI engineer, data scientist, personale amministrativo, operations e designer. In attesa del SIOS19 Summer Edition abbiamo fatto due chiacchiere con il CEO e Founder di Userbot, Antonio Giarrusso.
Intervista al CEO di Userbot, Antonio Giarrusso
Che cosa fa Userbot?
Userbot è la prima scaleup italiana di Intelligenza Artificiale per le imprese, che ha sviluppato una piattaforma online basata su tecnologie proprietarie e brevettate di Artificial Intelligence in grado di automatizzare i processi aziendali, come Customer Service, Help Desk interno, Marketing Automation e Lead Generation, e di imparare dalle risposte e dai comportamenti degli umani migliorando le proprie performance.
Ora spiegalo in un tweet.
Semplicemente Userbot è l’AI che fa conversare le Aziende con le Persone.
Qual è il vostro più grande successo?
Andare da un grandissimo cliente, un top brand nel fashion, mostrargli cosa fa Userbot e firmare un contratto con loro al primo incontro! (è successo davvero: anche il mio socio Jacopo Paoletti può confermare!)
Quello che vi distingue dai competitor?
Sicuramente la tecnologia proprietaria di riconoscimento del linguaggio naturale e apprendimento automatico, basata su Deep Learning e brevettata con il supporto del Politecnico di Milano. Ma di fatto il vantaggio competitivo che abbiamo è di poter creare una AI conversazionale senza competenze tecniche di Natural Language Processing, dando ai clienti un prodotto chiavi in mano molto potente e semplicissimo da usare. Ogni volta i clienti si aspettano di vedere il “solito” chatbot o risponditore automatico, che è una tecnologia totalmente diversa dalla nostra, e quindi poi, quando vedono il nostro prodotto, restano sempre a bocca aperta dalla semplicità d’uso e dalle potenzialità di applicazione.
Perché avete deciso di attivare una campagna di crowdfunding?
Principalmente per spingere sulla crescita: vogliamo velocizzare la penetrazione del mercato italiano tramite campagne marketing e acquisizione di clienti, e iniziare il processo di internazionalizzazione, che era già previsto per la fine dello scorso anno ma, a causa del forte interesse delle aziende corporate italiane che ha superato di gran lunga le nostre aspettative iniziali, ci hanno costretto a strutturare il team e seguire i relativi progetti, facendo slittare la pubblicazione del prodotto dedicato ai mercati esteri. Ma soprattutto volevamo avere un capitale diffuso fatto da imprenditori e manager mantenendo la governance, cosa che sarebbe stato più difficile in questa fase con soci più istituzionali.
A quali risultati puntate e che cosa farete dopo aver raggiunto l’obiettivo?
Vogliamo raggiungere mezzo milione di euro, il vero obiettivo è diventare l’azienda italiana top-of-mind di Intelligenza Artificiale, e poi puntare all’Europa, USA e Asia.
Che cosa ti aspetti dall’esperienza a StartupItalia Open Summit?
Principalmente fare contaminazione con le altre startup, trarne ispirazione e magari trovare eventuali partnership interessanti con aziende che operano in ambiti paralleli al nostro. Il B2B in Italia è un mercato complesso, ma, come dice il proverbio: se vuoi andare veloce, corri da solo, se vuoi andare lontano, corri insieme a qualcuno.