La startup romana che sta trasformando la compravendita immobiliare allargherà il team e punta a sbarcare in tutte le principali città italiane
RockAgent ha chiuso un round di finanziamento da tre milioni di euro e si appresta a guadagnare posizioni sul mercato locale espandendo il raggio d’azione nelle principali città italiane dopo l’esordio e l’ottima accoglienza riscontrata a Roma. La startup del settore proptech – che racchiude le trasformazioni digitali nell’ambito della progettazione, costruzione, gestione e commercializzazione degli immobili – ha attirato l’attenzione di un pool internazionale di business angel coordinati, in qualità di advisor, da Sarona Partners 365x, acceleratore israeliano che conta partnership con Microsoft e Salesforce. “La fiducia degli investitori dimostra come il modello di agenzia ibrida possa funzionare anche in Italia e ci aiuterà a diventare un punto di riferimento nelle principali città italiane per chi è impegnato nel processo di vendita e acquisto di una casa e desidera trasparenza, professionalità e servizi innovativi ad un costo contenuto”. Così ha commentato Daniel Debash, fondatore di RockAgent, che ha chiaro il prossimo obiettivo da raggiungere: “Vogliamo affermarci tra i gruppi immobiliari più importanti d’Italia entro il 2020”.
Cosa fa
Debash ha fondato RockAgent nel 2018 puntando sugli agenti immobiliari tradizionali ma trasformando il loro lavoro, trasferendo online una serie di passaggi che allungano i tempi nella procedura di compravendita degli immobili. Con all’attivo più di 350 incarichi in esclusiva, la giovane impresa romana offre l’esperienza degli agenti di zona e un costo fisso per la vendita di case, uffici, magazzini e ogni altro tipo di immobile. Grazie alla sua piattaforma e all’app mobile RockAgent consente agli agenti (regolarmente abilitati) di ottimizzare il lavoro e i tempi focalizzando l’attenzione sugli step utili per la vendita. La startup supera il classico sistema delle provvigioni a percentuale (che di norma oscilla dal 2% al 4%) richieste a venditore e acquirente sposando un sistema con tariffe prestabilite: 495 euro da pagare in anticipo alla firma dell’incarico, oppure 995 euro da saldare al termine della vendita, a prescindere dal prezzo di vendita dell’immobile.
I vantaggi
Una simile procedura premia venditori e agenti, con quest’ultimi che possono rinunciare ai costi fissi per la gestione di un punto vendita e affidarsi a un dispositivo mobile per compiere i vari servizi, mentre i proprietari degli immobili accedono a una piattaforma personale per controllare in tempo reale l’andamento delle trattative, gli appuntamenti fissati dall’agente, la visibilità ottenuta dagli annunci online e le statistiche relative alla propria casa. Parte delle risorse garantite dall’ultimo finanziamento saranno investite per ulteriori sviluppi tecnologici a sostegno della compravendita, con un focus su realtà virtuale, sull’elaborazione dei big data e sulla centralizzazione dei processi di gestione. Un passo ulteriore che apporterà un cambio radicale per il modo di pensare e agire degli agenti, che per mantenere un ruolo di primo piano nella dinamica di compravendita devono saper utilizzare gli strumenti innovativi oppure, come registrato da una indagine della stessa RockAgent sui Trends 2019 del settore cui hanno partecipato 500 agenti, rischiare di subire un calo di fatturato incluso tra il 30% e il 50% nell’arco del prossimo lustro.
L’espansione
Oltre all’accelerazione tecnologica, in cima ai desideri di Debash ci sono altre due questioni: la prima è l’allargamento del team, che adesso conta su cinquanta persone, tra cui trentasei agenti, la seconda è lo sbarco in diverse altre città della Penisola, a cominciare da Milano, dove c’è già una presenza aziendale. Entro il 2020 è in programma l’avvio delle operazioni a Torino, Genova, Bologna e Firenze. Tornando al primo punto, invece, RockAgent ha annunciato un piano di affiliazione di 500 agenti immobiliari nel corso dei prossimi cinque anni, con la ricerca aperta pure ad altri ruoli digitali (programmatori, professionisti nel marketing digitale e sviluppatori).
La crescita della startup rientra nella più ampia ascesa del comparto proptech, che secondo le stime di Kpmg toccherà i 20 miliardi di dollari nel corso del prossimo anni e che si è già affermato in Regno Unito, Germania e Francia come dimostrano, nell’ordine, il successo di Purplebricks (che ha conquistato il 5% di market share in Gran Bretagna), di McMakler (che nei giorni scorsi ha chiuso un round di 50 milioni di euro) e di Proprioo (che Oltralpe ha ottenuto il mese scorso un finanziamento da 20 milioni di euro).