Nuovo round per la società londinese, con cuore italiano, impegnata nell’edilizia innovativa e a prezzi accessibili: “Non solo abitazioni, diamo forma alle comunità”
Smart social housing. Cioè soluzioni abitative con i più alti standard di efficienza ma destinate alla vendita o all’affitto a canoni calmierati. E spesso inserite in progetti più ampi di sviluppo sostenibile e di riqualificazione. Insomma, un’idea diversa di società, di urbanistica, di edilizia. In Italia (anche se la sede è oltremanica) c’è una società che da tempo lavora su simili iniziative, tanto da diventare leader del settore. Si chiama Planet Smart City e ha appena chiuso il suo terzo round di raccolta di capitale da 6,5 milioni di euro. Toccando, nel complesso, quota 50 milioni in meno di un anno (10 milioni raccolti a settembre, 34 chiusi a inizio gennaio a cui si aggiungono quelli dell’ultimo round).
L’edilizia residenziale accessibile
Le nuove risorse serviranno a mettere il turbo ad altri progetti di edilizia residenziale “accessibile”, per la precisione otto, in cantiere nei prossimi 18 mesi. Al round hanno partecipato investitori istituzionali e famiglie imprenditoriali: tra i primi figura il Fondo Equiter i cui soci sono Compagnia di Sanpaolo, Fondazione CRT, Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo. Tra le seconde ci sono Claudio Costamagna, Davide Malacalza, Eraldo Bianchessi, Gaudenzio Roveda, Ruben Levi, e il fisico e imprenditore Stefano Buono, fondatore nel 2002 di Advanced Accelerator Applications, società acquisita da Novartis nel 2018 dopo la quotazione al Nasdaq di New York, poi delistata. Buono dal 2018 è anche presidente di Planet Smart City
Il progetto a Milano
Fondata nel 2015 da Giovanni Savio e Susanna Marchionni, Planet ha in realtà sede a Londra anche se il suo dna è italiano. Lavora in Paesi segnati da crisi e deficit abitativi e collabora con costruttori di tutto il mondo per rivitalizzare le comunità esistenti attraverso tecnologie intelligenti. Qualche esempio? Mentre in Italia Planet è tra gli advisor di Redo, il nuovo smart district per il social Housing di Milano, nell’area di Rogoredo-Santa Giulia firmato da Investire sgr con la Fondazione Housing Sociale promossa da Fondazione Cariplo con oltre 600 appartamenti di diverse tipologie offerti in locazione e vendita convenzionata. Ha realizzato un progetto anche a Cesano Boscone ma gli scenari più avanzati sono in Brasile.
Le città intelligenti in Brasile
Uno, in via di completamento, è Smart City Laguna, nel municipio di São Gonçalo do Amarante, nello Stato del Ceará (Nord-est del Paese) che darà una casa a 25mila persone e ospiterà i servizi pubblici essenziali per una comunità (scuola, centro sanitario, centro commerciale). Nell’area metropolitana di Natal, nello Stato del Rio Grande do Norte (sempre nel Nord-est brasiliano) sono invece iniziati a maggio i lavori di Smart City Natal che darà una casa a 15mila persone.
“L’interesse spontaneo manifestato da alcuni potenziali investitori ci ha indotto a riaprire il capitale con anticipo rispetto a quanto previsto inizialmente (fine 2019), e il successo della raccolta ci permetterà di accelerare ulteriormente la realizzazione del piano innovativo proposto da Planet Smart City – ha spiegato Savio – hanno, in questo senso, un’importanza strategica le prime applicazioni del nostro modello di edilizia residenziale, in Brasile e in Italia. Stiamo già lavorando in altri Paesi per continuare a rispettare gli obiettivi stabiliti dal piano di sviluppo”.
Planet dà forma alle comunità
Planet ha messo in piedi negli anni un team multidisciplinare ed estremamente motivato e i suoi progetti integrano soluzioni innovative architettoniche, digitali, ambientali e sociali per offrire case di alta qualità a basso costo, creando valore duraturo. “Considerando l’evoluzione delle città, Planet realizza più di semplici abitazioni – si legge in una nota – dà forma a comunità supportate da grandi infrastrutture, tecnologie, servizi e programmi di coinvolgimento sociale“.