Il brand fondato sull’integrazione tra online e offline ha in programma l’apertura di 20 nuovi store monomarca, che arriveranno anche a Londra e New York
La tabella di marcia è pronta e con l’arrivo di nuovi fondi parte la seconda fase di Velasca, il marchio di calzature di alta qualità che si appresta alla conquista della scena internazionale dopo aver scalato il mercato italiano. A far scattare il nuovo corso sono i 4,5 milioni di euro investiti nel progetto fondato da Enrico Casati e Jacopo Sebastio nel 2013 da P101 e MIP, già protagonisti del round da 2,5 milioni di euro del luglio 2018, con la stessa società di gestione fondi di venture capital nata nel 2013 per mano di Andrea Di Camillo che ha guidato pure l’investimento da 720.000 euro del novembre 2016.
La priorità è l’espansione all’estero
Con le previsioni che indicano un giro di affari per l’anno in corso pari a circa 10 milioni di euro, che rappresenterebbe una crescita di oltre il 90% rispetto a dodici mesi fa – segnale molto incoraggiante, che seguirebbe l’impennata registrata nel 2018 (+80% sull’anno precedente) – Velasca mira ad allargare il raggio d’azione sul versante interno e, soprattutto, oltreconfine. L’obiettivo è aprire dieci nuovi punti vendita entro il 2020 e altrettanti entro il 2022, con sedici di questi in paesi stranieri. Il battesimo è arrivato con lo store monomarca di Parigi, cui faranno seguito i punti vendita di Londra e New York, le cui porte apriranno, nell’ordine, a ottobre e gennaio.
Un modello efficace
Inserita in un settore che, secondo l’Osservatorio eCommerce B2Cdi Netcoom e Politecnico di Milano, solo in Italia vale 3 miliardi di euro e ha un tasso di crescita annuo pari al 20%, Velasca è stata in grado di emergere grazie a un modello di business efficace che si fonda sull’integrazione tra soluzioni online e strumenti offline. Così è riuscita ad offrire ai clienti prodotti che miscelano tradizione e innovazione, partendo dai pezzi unici di alta qualità realizzati dagli artigiani marchigiani che rivisitano calzature classiche in chiave contemporanea. Un’accoppiata apprezzata soprattutto all’estero, con Francia, Inghilterra e Nord Europa a incidere su quasi il 30% del fatturato complessivo. Nel soppesare i canali, invece, la vendita online ha generato circa il 60% delle entrate, con il 40% maturato in negozio.
Migliorare il team
Oltre alla scalata internazionale, l’altra priorità del brand è l’ampliamento dell’organico societario, che al momento conta 35 dipendenti, con il traguardo di salire a 120 entro tre anni. Un passaggio decisivo per migliorare il sistema interno e, in particolare, ottimizzare attività e servizi digitali legati all’omnicanalità, che consente di offrire un catalogo unico in Italia, Europa e Nord America. “Siamo nativi digitali ma consapevoli che il futuro del retail è nell’integrazione di online e offline”, spiega Jacopo Sebastio, co-fondatore di Velasca, che sul lungo termine non nasconde il desiderio di poter arrivare a competere con i grandi marchi del settore. Per Giuseppe Donvito, Partner di P101 SGR, il merito del marchio è stato di “saper innovare in un settore importantissimo per l’Italia, come quello della moda, disintermediando la tradizionale filiera distributiva e andando direttamente incontro alle esigenze del cliente finale, che sempre di più richiede alta qualità a prezzi competitivi ma con un servizio coerente con i nuovi modelli di consumo”.