Non legge il manuale la politica, che pontifica e legifera spesso senza nemmeno i fondamenti indispensabili su temi complessi ed articolati, non lo leggono i giornalisti il cui compito principale è diventato raccontare sé stessi al posto delle notizie che li circondano. Non lo legge – soprattutto – la grande massa di persone che si incontrano negli ambienti digitali: ognuno innamorato dei propri preconcetti e delle proprie convinzioni, tutti pronti a dare battaglia ai mulini a vento digitali e a chi si permette di farglieli notare.
Quando quarant’anni fa qualcuno si inventò quell’acronimo lo immaginò come un invito nerd (forse un po’ troppo nerd) ad una condivisione delle informazioni e dei punti di vista: “informati prima di parlare!” recitava quella sigla, non farci sprecare tempo e banda con le tue domande sempre uguali. Segui questo link, perché su quella pagina chi quelle domande si è posto prima di te ha avuto la pazienza di mettere in fila le risposte, per tua cultura e comodità.
Quello spirito dei tempi, quell’idea di comunità che si aiuta e si indirizza oggi suona come una bestemmia o un vecchio esperimento freak. Nessun dubbio che nel frattempo abbiamo sbagliato qualcosa.