A finire nella famigerata “zona gialla” del contagio non solo il capoluogo lombardo ma anche Piazza Affari, che subito ne risente nelle contrattazioni. E lo spread decolla
Il Coronavirus e la conseguente fobia stanno facendo salire un altro termometro, non lo strumento che monitora la febbre ma quello che tiene d’occhio lo stato di salute finanziario del nostro Paese: lo spread. Milano ha infatti iniziato la settimana in una sorta di quarantena e i mercati inevitabilmente ne hanno risentito.
Spread a 145 punti
Avevamo lasciato lo spread, il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, venerdì scorso a quota 134 punti. Sono bastate le notizie del weekend circa i due focolai in Lombardia e del Veneto di SARS-CoV-2 (che causa la malattia ribattezzata dall’Oms COVID-19) per fare sì che, all’apertura della Borsa stamani schizzasse già a quota 145 punti percentuale, con un picco di 149 nemmeno un’ora dopo. Attualmente si aggira nuovamente attorno ai 141 punti. Il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dello 0,95%.
Il tonfo di Piazza Affari
E poi ci sono i listini. L’indice FTSE MIB in mattinata è andato immediatamente sotto, arrivando a perdere quasi il 5%, terzo calo consecutivo da giovedì scorso. A risentirne pesantemente il settore fieristico: a Piazza Affari tribolano parecchio le azioni di Fiera Milano per il rinvio di MIDO Eyewar Show, l’esposizione dell’occhialeria e non se la passano meglio nemmeno quelle di International Exhibition Group, che gestisce i poli fieristici di Rimini e Vicenza. Pesanti ribassi poi nei comparti viaggi e intrattenimento (-10,97%), vendite al dettaglio (-8,20%) e tecnologia (-6,82%). Forti vendite per Autogrill, piombata a -12,29%. Male anche il settore del Lusso, dato che la Cina è tra i principali acquirenti, con Ferragamo che deve far fronte a un ribasso del 7,64%.
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Ma c’è tutta Europa in apnea da Coronavirus. Francoforte arretra del 3,54%, Londra del 3,27% mentre la Borsa di Parigi lascia sul campo il 3,44%. A soffrire i titoli legati ai viaggi: AirFrance-Klm, Lufthansa, Easyjet, Ryanair e Carnival tra i peggiori. Male pure l’Asia con Seul che ha perso il 3,9% e Hong Kong si trova a -1,7%. Tokyo si salva solo perché ha la Borsa chiusa per festività. Una incertezza mondiale simile non poteva che spingere a rialzo le quotazioni dell’oro, che infatti effettua un balzo del 2,35%.