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Il CEO Alberto Bassi ha commentato la partnership con Intesa Sanpaolo Private Banking, che ha scelto di proporre ai propri clienti la campagna
«La sinergia tra equity crowdfunding e private banking può aprire scenari inediti per l’ecosistema dell’innovazione in Italia», così il CEO di BacktoWork, Alberto Bassi, ha commentato la partnership con Intesa Sanpaolo Private Banking. La società ha scelto di proporre ai propri clienti la campagna di Fin-Novia, il veicolo societario dedicato all’investimento nella società e-Novia attualmente in fase di raccolta su BacktoWork. «Vorremmo che tutto questo diventasse strutturale, replicandolo in futuro: abbiamo già ricevuto sottoscrizioni per circa 5,5 milioni di euro, un record per il crowdfunding in Italia».
Cosa fa e-Novia
Il target della campagna di BacktoWork è e-Novia, Fabbrica di Imprese milanese nata nel 2015, una realtà in cui le idee si trasformano in prodotti, i ricercatori sviluppano esperienze imprenditoriali, e le startup si modellano in imprese. e-Novia promuove, costituisce e sviluppa società innovative nelle aree della robotica, intelligenza artificiale e mobilità, attraverso la valorizzazione delle proprietà intellettuali sviluppate con istituti di ricerca e corporate internazionali. La Fabbrica ha all’attivo 21 imprese create, 9 progetti imprenditoriali in pipeline e più di 50 brevetti depositati. Nel 2018 ha avuto un fatturato di 8,4 milioni di euro e lo scorso anno di 10 milioni.
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«Intesa Sanpaolo Private Banking è una delle Reti di Private Banking più importanti a livello nazionale – ha aggiunto il CEO Alberto Bassi – se anche soltanto una piccola parte dei portafogli dei suoi clienti andasse a finanziare l’ecosistema della startup, delle PMI e delle scaleup potrebbe avere un valore dirompente per il mercato italiano». L’obiettivo per la raccolta di Fin-Novia è stato fissato a 7,950 milioni di euro, il massimo stabilito dai regolamenti Consob sul crowdfunding.
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Fin-Novia: solo l’inizio
Sempre più diffuso anche in Italia, il crowdfunding diventa anche un’occasione per diversificare gli investimenti, e il fatto che una banca dia credito a questo strumento può segnare una svolta per il sistema. Non a caso, lo scorso anno, Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società dedicata all’innovazione di Intesa Sanpaolo, ha scelto di aderire all’aumento di capitale da 4 milioni di euro su BacktoWork tramite la propria Corporate Venture Capital Company Neva Finventure. «Con Fin-Novia il taglio minimo di investimento è di 25mila euro e finora abbiamo oltre 160 sottoscrittori che hanno creduto in questo progetto. È importante proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso – ha precisato Bassi – creando sempre più consapevolezza intorno a questo strumento. La nostra responsabilità come operatore del settore è quella di far capire a chiunque investa in crowdfunding quali sono le potenzialità e i rischi di questo strumento».