Ma l’ultimo dpcm non si spinge oltre il lunedì di Pasquetta
Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha dichiarato che gli italiani passeranno a casa anche il Primo Maggio. Su una possibile data di rientro (Fase 2, o allentamento della stretta) ha parlato di un’ipotesi sabato 16 maggio. Decine di milioni di persone hanno senz’altro capito che occorreranno ben più di poche settimane prima di uscire di casa, ma il problema della comunicazione in un momento così complesso per il Paese resta. Per ora il Governo, stando all’ultimo dpcm, ha fissato il termine della stretta al 13 aprile, il lunedì di Pasquetta,. Il premier Conte era stato chiaro: nessuno pensi che dal 14 aprile possa iniziare un allentamento. Quel che rischia di disorientare è però una danza frenetica sulle date per capire quando inizierà la cosiddetta Fase 2.
Leggi anche: Conte risponde a von der Leyen: “Serve sforzo senza precedenti”
Angelo Borrelli, capo della Protezione civile
Primo Maggio: scordarsi il mare
Probabilmente l’eccessiva comunicazione è stata anche frutto di una voglia di normalità (comprensibile, ma pericolosa) da parte della popolazione. Intanto la stretta fino a Pasquetta scongiurerà qualsiasi piano di grigliata con parenti e amici e, come vi avevamo spiegato il giorno dell’approvazione dell’ultimo dpcm, è possibile che la stretta vada a interessare anche il ponte del Primo Maggio. La politica, la Protezione civile e il comitato scientifico stanno lavorando da più di un mese per far sì che il lockdown abbia successo nel contrasto al coronavirus. Purtroppo, complice anche la bella stagione, non sono mancati spiacevoli episodi di passeggiate in centro.
Foto scattate dal sindaco di Genova pochi giorni fa
© Fonte: profilo Facebook Giovanni Toti
Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, è stato chiaro in un commento su Facebook visto che alcune persone vorrebbero godersi il mare a Pasquetta. «Nei prossimi giorni – ha scritto il Governatore – faremo una riunione per preparare un piano speciale in vista di Pasqua e Pasquetta. Non possiamo abbassare la guardia. Lo dobbiamo a chi negli ospedali lotta giorno e notte per salvare tante vite, a chi ogni mattina esce di casa per mandare avanti il nostro Paese».
