Tutti ci chiediamo quali saranno le disposizioni di sicurezza da rispettare in spiaggia. Intanto la Nuova Neon Group propone box in plexiglass isolanti
Sarà un’estate diversa, non c’è dubbio. Niente resse in spiaggia per Ferragosto, niente code ai bar sul mare, niente file dinanzi alle discoteche sulle nostre coste. Sarà un’estate diversa, non c’è dubbio. Ma come sarà? Per ora, nessuna certezza, solo tante ipotesi e proposte mentre si studiano i possibili scenari. Lo scorso sabato la presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, frenava gli animi fiduciosi dei vacanzieri. “Aspettate a prenotare le vostre vacanze. Nessuno può fare previsioni affidabili per luglio e agosto, al momento”, diceva. Quale sarà la “moda mare” dell’estate 2020 per non beccarci il Coronavirus?
Estate 2020, spiaggia sì, no o nì?
Più ottimista è, invece, Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al ministero della Cultura e del Turismo: “Tutti noi speriamo di andare al mare, ma la priorità va sempre alla salute dei cittadini. Non possiamo permetterci di sbagliare“, ha affermato. E mentre il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, insieme al Friuli Venezia Giulia e all’Abruzzo, autorizzano l’accesso agli stabilimenti balneari per le attività di manutenzione e vigilanza, la Penisola fa i conti con il crollo del turismo, che con la cultura vale il 15% del Pil nazionale. “Le previsioni della presidente della Commissione europea mi sembrano vagamente iettatorie, nessuno è in grado di prevedere chiaramente cosa succederà questa estate, ma certamente noi dobbiamo cominciare a prepararci, quindi la Regione Liguria ha dato il via libera alla cura degli stabilimenti balneari”, ha affermato il governatore Toti a Radio24. Intanto, le spiagge restano chiuse al pubblico fino al 3 maggio, in tutta Italia.
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Come si presenteranno le spiagge quest’anno?
Niente vacanzieri stranieri, solo turismo domestico e con piccoli spostamenti. E’ questa la previsione della sottosegretaria Bonaccorsi. Ma all’inizio della stagione estiva non manca molto; solo poco più di un mese, e i balneari cercano di organizzarsi al meglio, come possono, per far fronte a quella che sarà l’inusuale routine del futuro. Quali possibili soluzioni, quindi, mettere in campo, per ridurre al minimo i rischi di contagio?Se, per adesso, niente di definito e definitivo si scorge all’orizzonte, non sono solo le istituzioni a studiare soluzioni ad hoc, ma anche le aziende. Distanziamento degli ombrelloni, sanificazione delle attrezzature, servizio bar solo sotto l’ombrellone, nessun accesso agli spazi ludici per bambini sono alcune delle ipotesi al vaglio. In attesa di sapere se anche in spiaggia sarà obbligatorio l’uso delle mascherine, c’è chi propone soluzioni drastiche ma tecnicamente fattibili, come i box in plexiglass per isolare i bagnanti in spiaggia.
L’idea della Nuova Neon Group di Modena
“Realizziamo impianti elettrici, insegne luminose, pannelli in plexiglass ed effettuiamo serigrafie e stampe – afferma Claudio Ferrari, titolare della Nuova Neon Group srl di Serramazzoni (Modena) – In questo momento di forte criticità per il nostro Paese vogliamo essere di aiuto ai tanti professionisti del settore turistico che stanno pensando a come riorganizzare gli spazi balneari, in vista dell’inizio della stagione estiva. La nostra idea, messa a punto in una decina di giorni con un prototipo, consiste nel suddividere gli spazi che accoglieranno i bagnanti in box in plexiglass modulari di un metro e mezzo per due metri di altezza, pensati per contenere, ognuno, un ombrellone e due lettini“.
“Siamo in grado di realizzare queste barriere trasparenti in qualsiasi dimensione, ma abbiamo pensato anzitutto alla flessibilità, proponendo soluzioni modulari che possano, una volta terminata la stagione balneare, essere riutilizzate anche per altri scopi“, afferma il titolare.
Questa soluzione sembra efficiente ma poco confortevole, date le alte temperature estive. Ma il titolare ha pensato anche ad un perfezionamento: “Stiamo pensando di inserire, all’interno di ogni box, dei vaporizzatori igienizzanti che svolgono sia una funzione refrigerante che disinfettante“.
Primavera in casa, estate 2020 inscatolati?
Al progetto stanno lavorando quattro tecnici, impegnati già da due mesi nello studio di barriere anticontagio. “Stiamo ricevendo diverse richieste di progettazione e siamo al lavoro per studiare le planimetrie delle spiagge non solo italiane (in particolar modo, ci hanno contattati dalla Sardegna e dalla Toscana), ma anche estere, con l’Inghilterra e la Spagna che hanno espresso interesse verso il prodotto – dichiara il titolare – Attualmente, su 70 dipendenti, 25 sono impegnati nella realizzazione di 400 pannelli al giorno di dimensioni differenti che possono essere applicati a qualsiasi attività di front-office e che distribuiamo su tutto il territorio nazionale. Inizialmente, ne realizzavamo, quotidianamente, massimo una cinquantina”.
Le polemiche sui box in spiaggia
Se la soluzione proposta dalla Nuova Neon Group è tecnicamente plausibile e realizzabile, le polemiche da parte dei professionisti del settore turistico non hanno tardato ad arrivare. “Sono proposte avanzate senza aver consultato le categorie – replica Mauro Vanni, presidente della cooperativa bagnini Rimini Sud – Chiunque conosca il turismo balneare sa benissimo che è improponibile chiudere una persone dentro un box di plexiglass sotto il sole d’estate quando ci sono 40 gradi. Sicuramente se ci saranno obblighi o situazioni in cui la categoria si potrà muovere per agevolare il turismo, le nostre organizzazioni sapranno dare le indicazioni giuste”.
Mauro Vanni, cooperativa bagnini Rimini Sud
E il titolare dell’azienda modenese controbatte: “Io capisco che la soluzione sia drastica, ma dobbiamo imparare a convivere con questo virus e, di conseguenza, adattare i servizi offerti, anche quelli marittimi”. Insomma, le polemiche non mancano, così come i dubbi e l’estate 2020 non è poi tanto lontana…