“Il COVID-19 non ci ha spaventato perché ha dimostrato la resilienza del team di Poke House”
Poke House, il fast casual del poke californiano, ha annunciato la chiusura di un round di finanziamento di oltre 5 milioni di euro guidato dal fondo di venture capital Milano Investment Partners (MIP) che acquisisce una quota del 25% del brand specializzato in poke bowl, il piatto a base di pesce crudo colorato, fresco e sempre originale che sta conquistando tutti i palati.
Con otto insegne all’attivo in poco più di un anno, 3 nuove apertura nei prossimi 10 giorni, un team di più di 100 persone e un valore di fatturato di circa 1 milione di euro al mese, Poke House intende – anche grazie alla nuova iniezione di capitale – continuare a crescere. Sia a livello (inter)nazionale, con le prossime aperture ancora top secret, sia attraverso la sperimentazione approcciando food destination nuove e non, come shopping mall e travel retail, e tendenze del settore, come dark kitchen e virtual brand, per diventare velocemente il più grande brand di poke in Europa.
Che cos’è Poke House
Poke House nasce a novembre 2018 dal sogno di due giovani amici Matteo Pichi e Vittoria Zanetti – classe 1986 e 1991 – con l’obiettivo di conquistare tutti, creando non dei semplici locali, ma dei luoghi speciali, dove l’atmosfera, il design e l’elevata qualità gastronomica unita all’accessibilità dei prezzi danno vita a un’esperienza unica.
“Poke House non è un ristorante nel senso più tradizionale del termine ma una vera e propria food company che, puntando allo sviluppo del format fast casual, si pone l’obiettivo di innovare il mondo della ristorazione con un modello ibrido, tra retail e digitale, e strutturalmente incline alla sperimentazione di nuove forme di ristorazione come il food delivery e le dark kitchen, su cui abbiamo puntato molto nell’ultimo periodo” – commenta Matteo Pichi, co-founder e CEO di Poke House. “Il perfezionamento dell’investimento da parte di MIP, avvenuto in un momento così delicato come è stato il Covid-19, ci dimostra che la scelta dell’investitore sia stata la migliore in assoluto e ci rende ancora più innamorati della community dei nostri clienti. Una community che, nonostante tante imitazioni, ha continuato a ordinare le nostre poke, con le quali speriamo di aver contribuito a tenere alto il morale durante la pandemia. La straordinaria impennata in termini di ordini del food delivery, uno dei filoni sui quale continueremo a puntare per crescere a livello nazionale ed europeo, ci dà speranze e forza per progettare il nostro futuro” – commenta Vittoria Zanetti, co-founder di Poke House.
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“Abbiamo individuato le caratteristiche che cerchiamo nelle società sulle quali investire: obiettivi strategici di evoluzione sui mercati internazionali con un brand molto forte che ha superato la fase early stage. Un team giovane, forte e molto ambizioso che merita supporto e accompagnamento nel processo di espansione globale. Il COVID-19 non ci ha spaventato perché ha dimostrato la resilienza del team di Poke House”- commenta Paolo Gualdani, partner di MIP che ha effettuato i più importanti investimenti nel settore del food retail come Miscusi e Princi-Starbucks.