SPIN è un progetto imprenditoriale per spinoff, PMI e startup innovative con almeno una sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
Un progetto a supporto del tessuto imprenditoriale italiano dedicato a spinoff universitari, PMI e startup innovative di tutta Italia con almeno una sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. SPIN – Scaleup Program Invitalia Network – è l’iniziativa di Invitalia, in partnership con ELITE, il private market di servizi integrati e network multi-stakeholder, parte del Gruppo London Stock Exchange, giunta alla terza call (che si chiuderà il 15 luglio), che ha contato, sinora, circa 150 candidature. “Di queste, 80 imprese sono attualmente impegnate in progetti di coaching digitale – spiega Alfredo Bruni, di Invitalia e coordinatore del progetto – Durante l’attività di scouting andiamo alla ricerca di coloro che, oltre ad avere sviluppato il prodotto o servizio e definito il business model, abbiano voglia di crescere e confrontarsi con partner industriali, commerciali o finanziari”.
Alfredo Bruni, Invitalia
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SPIN, come funziona il programma
Nato nel 2019, il programma SPIN, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, garantisce a coloro che superano la fase di scouting un innovativo percorso di sviluppo imprenditoriale online con l’accesso a una piattaforma di servizi; iniziative di networking e open innovation; l’affiancamento ad un tutor specializzato; l’utilizzo di tool di self-assessment; la possibilità di analizzare il proprio posizionamento sul mercato; training su strategie e business planning; elementi di organizzazione e governance; funding; assessment delle competenze imprenditoriali; percorsi di mentoring e business matching. Partecipando a SPIN, le imprese entrano a far parte della community di ELITE, che vanta un network di oltre 500 realtà tra partner e investitori e più di 1.430 società rappresentanti di 36 settori e provenienti da 45 Paesi.
“Al termine della prima fase, nella seconda metà di luglio selezioneremo 50 imprese che avranno accesso al programma completo. Al momento, delle 150 che si sono candidate durante le prima due call, che si sono svolte tra ottobre e dicembre dello scorso anno, 80 sono già inserite nel network di ELITE. Prevediamo anche dei webinar formativi a cui tutti possono accedere gratuitamente per capire come si svolge il progetto”, commenta il coordinatore Bruni. “Oggi ELITE è un private market di servizi integrati e un network di imprenditori di successo, professionisti e investitori internazionali con un obiettivo comune: investire nella crescita delle migliori imprese nel mondo – afferma Marta Testi, Head of ELITE – Attraverso la collaborazione con Invitalia sul progetto SPIN, ELITE si apre al mondo delle startup e delle scaleup innovative con l’obiettivo di facilitare l’interazione tra il mondo dell’innovazione e quello delle PMI eccellenti, che per loro stessa natura devono continuare a rinnovarsi e innovare per continuare a competere. Ogni startup selezionata avrà a disposizione, oltre all’accesso alla piattaforma e al network ELITE, un tutor dedicato per lavorare sui propri obiettivi e sulla strategia di crescita. Uno step chiave soprattutto nell’attuale circostanza atipica di incertezza e instabilità”.
Marta Testi, Head di ELITE
La seconda fase del progetto
“Durante la seconda fase del progetto, verranno selezionate le migliori startup che saranno coinvolte in un vero e proprio percorso di formazione simile a quello affrontato da società più mature che tipicamente accedono a ELITE, oltre che a momenti di confronto con imprenditori, investitori istituzionali e venture capital”, spiega Marta Testi. Uno step successivo che avrà inizio a settembre. “Per questa nuova fase avevamo previsto dei percorsi da tenersi in aula ma, date le circostanze e le nuove normative in contrasto all’emergenza sanitaria, è ancora da valutarsi se, invece, il programma sarà sviluppato a distanza – afferma il coordinatore Bruni – Ci teniamo molto, in realtà, a creare un network di confronto in presenza a Roma e Milano”.
Investire al Sud
“Questo momento complesso è, allo stesso tempo, di rinascita e resilienza, e pone il focus sulla figura dell’imprenditore: un nuovo umanesimo con pochi precedenti nella storia, motivo per cui pensiamo sia urgente investire concretamente su modelli di open innovation – spiega la dottoressa Testi – Il mondo delle startup e scale-up, pertanto, se adeguatamente supportato, rappresenta il terreno più fertile per accelerare la crescita delle imprese. Il focus sul Sud Italia intende valorizzare regioni che storicamente faticano ad attrarre finanza per la crescita e capitale umano. Con SPIN, ELITE intende avvicinarsi a questi territori, dove sono già 150 le aziende parte del nostro network”.
Interessante è anche studiare quelle realtà che, nate al Nord, hanno deciso di investire al Sud e stanziare la propria sede operativa nel Mezzogiorno. Si tratta di 11 imprese, su 150 che si sono candidate al progetto SPIN, di cui 6 sono state ammesse al programma. “Fare impresa in certi territori non è semplice, soprattutto perché il tessuto imprenditoriale in determinate realtà non è ancora pronto. Il programma SPIN rappresenta una grande opportunità in particolar modo per gli spinoff universitari, che hanno la possibilità di inserirsi in un network decisamente importante e di scalare in borsa. Inoltre, il programma di coaching personalizzato rappresenta, soprattutto per le piccole realtà, un importante passo in avanti”, spiega il dottor Bruni.
Tra le realtà che hanno già aderito al network e sono risultate le più interessanti ci sono: IVM s.r.l., PMI innovativa campana che propone una bilancia portatile capace di misurare la distribuzione del peso di locomotive e vagoni in loco.
IVM
Natural Intelligent Technologies, spinoff di Salerno che, grazie ad un software di intelligenza artificiale analizza la scrittura a mano libera e rende possibile la lettura automatica di documenti compilati a mano.
NIT
Envin S.r.l., una startup innovativa di Palermo che ha progettato un innovativo processo industriale per il recupero dei metalli contenuti nei circuiti stampati dei rifiuti elettronici e, grazie a un procedimento che utilizza l’ossigeno, ne recupera la purezza quasi del 100%.
Envin
Preinvel S.r.l., startup innovativa con sede a Grottaglie (Taranto) che progettato e sta mettendo a punto un filtro fluidodinamico capace di catturare il microparticolato e gli inquinanti delle emissioni industriali di ogni tipo, portata e concentrazione.
I requisiti premiati
“Potenziale innovativo, modello industriale di open innovation, ambizione e voglia di crescere sia in termini di fatturato che di competenze sono i requisiti che abbiamo ritenuto premianti per accedere al programma SPIN nella sua interezza – spiega il dottor Bruni – In generale, il livello delle realtà candidate è stato elevato, con una forte spinta verso il green che si è rilevata per noi una bella sorpresa. Riteniamo che ELITE sia un partner essenziale per scalare a livello internazionale. Il progetto SPIN non offre contributi finanziari ma investe sulle competenze e il suo scopo è quello di mettere in contatto le imprese con potenziali clienti e investitori offrendo modelli imprenditoriali avanzati”.
“Dalle imprese che accedono a SPIN ci aspettiamo, in primis, tanta proattività. SPIN è un progetto nuovo e innovativo, motivo per cui crediamo che per ottenere il miglior risultato sia necessaria l’interazione costante tra tutte le parti coinvolte – commenta Marta Testi – Pensiamo che il miglior target per questo programma siano proprio quelle startup e scaleup innovative che possiedono un business definito ma, al tempo stesso, necessitano di una adeguata pianificazione strategica per presentarsi a un’audience di venture capital e investitori istituzionali che, soprattutto in questo momento, possono essere più sensibili a nuove opportunità di investimento”.
Le prime realtà usciranno dal programma nel gennaio 2021, secondo quanto previsto. Il percorso con SPIN, infatti, idealmente dura un anno ma per le PMI potrebbe protrarsi anche per ulteriori 12 mesi.