Zerynth, startup innovativa in corso di accreditamento come spin-off dell’Ateneo pisano, ha ottenuto un investimento da 2 milioni di euro sottoscritto dal fondo Vertis Venture 3 Tech Transfer, gestito da Vertis SGR con l’advisory esclusiva di Venture Factory
Zerynth è stata fondata a Pisa nel 2015 da Giacomo Baldi, Gualtiero Fantoni, Daniele Mazzei e Gabriele Montelisciani, un team nato nei laboratori dell’Università di Pisa, e cresciuta con il supporto di Ray Garcia e Andrea Galizia, professionisti esperti di tecnologie e sviluppo di business ICT. Grazie a una tecnologia brevettata, la startup fornisce a system integrator e aziende di prodotto una piattaforma hardware-software-cloud per lo sviluppo di soluzioni IoT e Industria 4.0 in modo efficiente, scalabile e sicuro. La piattaforma e i servizi Zerynth hanno già abilitato numerose soluzioni IoT per la digitalizzazione di prodotti e processi industriali presso aziende leader in settori come la meccanica, l’automotive, la logistica, la refrigerazione industriale, la nautica e l’agricoltura.
La storia di Zerynth
“La storia di Zerynth è la conferma tangibile che l’eccellenza genera eccellenza – commenta il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – Da oltre mezzo secolo l’informatica pisana fa scuola nel nostro Paese e quello che in questi 5 anni sono riusciti a realizzare i nostri Giacomo Baldi, Gualtiero Fantoni, Daniele Mazzei e Gabriele Montelisciani con il loro staff, composto da molti ex studenti del nostro Dipartimento di Informatica, dimostra il valore che siamo in grado di generare qui a Pisa. A tutti loro vanno le mie più sentite congratulazioni per questo successo”. I legami con l’Ateneo pisano sono ben saldi anche grazie al contributo che Zerynth offre in termini di formazione e partecipazione alle iniziative di trasferimento tecnologico destinate a studenti e dottorandi, a cui partecipa da molti anni con seminari e attività di docenza, come ad esempio al PhD+, il percorso di innovazione e imprenditorialità dell’Università di Pisa.
“L’Internet of Things è un’evidente opportunità per creare nuovi modelli di business e migliorare l’efficienza dei processi aziendali. Tuttavia, il mercato propone soluzioni complesse da adottare, gestire e integrare nelle strutture organizzative – spiega Gabriele Montelisciani, CEO di Zerynth – Zerynth semplifica l’adozione dell’IoT fornendo alle imprese gli strumenti per la creazione di dispositivi connessi e per la digitalizzazione dei processi. Le risorse finanziarie, organizzative e di sviluppo commerciale del fondo Vertis supporteranno Zerynth nella rapida trasformazione da “startup” ad azienda “scaleup”. Saremo in grado di potenziare la nostra offerta di mercato e realizzare importanti partnership tecnologiche con i maggiori player del panorama IoT”.
Rendere semplice la complessità
“Rendere semplice la complessità è un’arte difficile che solo la profonda conoscenza tecnologica accompagnata da intelligenza industriale possono abilitare – aggiunge Nicola Redi, managing partner di Venture Factory – Zerynth permette di accedere alla babele di sensori, dati, linguaggi, macchine con estrema semplicità e con un unico standard: è l’elemento di semplificazione e omogeneizzazione che oggi mancava per risolvere il vero ostacolo all’implementazione delle reti di device, macchine e sensori complessi. Sono orgoglioso di pensare che dalla ricerca italiana sia nato quel tassello fondamentale che mancava per una vera e diffusa rivoluzione 4.0”.
Vertis Venture 3 Tech Transfer (VV3TT) è il primo fondo di venture capital italiano interamente dedicato al trasferimento tecnologico da università ed enti di ricerca pubblici supportato dalla piattaforma ITATECH, l’iniziativa di equity investment promossa dal Fondo Europeo per gli Investimenti (EIF) insieme a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per supportare l’innovazione e i processi di trasferimento tecnologico.
“L’operazione in Zerynth è “nata sotto una buona stella” in quanto è stata tra le più veloci e lineari execution nella storia della SGR – dichiara Renato Vannucci, vice presidente di Vertis SGR – Ciò grazie all’empatia che si è subito sviluppata con i founder e alla loro voglia di crescere con il nostro supporto per raggiungere traguardi molto sfidanti”.