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I 19 miliardi sborsati da Facebook per acquistare Whatsapp ormai sono in archivio: se siano una cifra eccessiva o meno sarà il mercato a rivelarlo nei prossimi mesi e anni. Di sicuro c’è che il settore delle iconcine continua a procedere a un ritmo impressionante e sembra voler confermare il valore dato da Mark Zuckerberg all’applicazione di messaggistica di Jan Koum. Ecco cinque novità sull’argomento.

 

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foto di Jason A. Howie

Mondadori compra Anobii
L’editore di Segrate ha acquistato ieri, per una cifra che non è stata rivelata, il social network di Hong Kong per gli appassionati di lettura. Non si tratta solo di un’applicazione, ma di una piattaforma. Il mobile è però l’origine della rivoluzione, ancora completamente in atto, delle abitudini di lettura degli utenti. Mondadori è coperta dal punto di vista hardware da un accordo con la giapponese Kobo e con questa mossa dimostra di voler pescare a piene mani fra le esternazioni dei lettori, 300mila nel caso degli italiani presenti su Anobii. Lo spunto arriva dal colosso Amazon, che ha fatto una mossa analoga con l’acquisto di Goodreads nel marzo del 2013: il social network è stato integrato nella nuova versione del Kindle Paperwhite dando la possibilità di interagire, condividere frasi e passaggi, commentare e visualizzare cosa stanno leggendo gli altri con pochi e rapidi tocchi.

Compra Whatsapp per un amico
In questo caso ci si muove non tanto nel campo della disponibilità economica degli utenti quanto nell’abitudine, evidentemente ancora poco diffusa, di pagare online con gli strumenti dedicati. L’app di messaggistica prevede un piccolo canone annuale e l’ultimo aggiornamento per Android permette a un utente di regalare a un amico l’abbonamento. Questo dovrebbe limitare la fuga dei giovanissimi che non hanno a disposizione una carta di credito o non utilizzano Paypal (i clienti Wind possono anche usare Google Wallet) verso le app gratuite. E la dice lunga su quali siano le barriere da superare per diffondere un servizio digitale.

Whisper vale 200 milioni
Siamo ancora nel campo delle applicazioni di messaggistica con una soluzione che permette di condividere i propri stati d’animo in modo completamente anonimo. La testata Re/code ha riportato ieri che l’app lanciata nel marzo del 2012 ha ottenuto 30 milioni di finanziamento solo sei mesi dopo i 21 milioni rastrellati in settembre. A questo punto il valore dell’app si aggirerebbe intorno ai 200 milioni di dollari.

Facebook parla di soldi agli sviluppatori
Il social network ha fissato la data per la sua prossima conferenza per gli sviluppatori, il 30 aprile. Il tema principale dei lavori sarà la monetizzazione delle applicazioni. Tenendo anche conto del fatto che Menlo Park ha cominciato lo scorso gennaio a lavorare a nuovi formati per la pubblicità mobile.

WeChat vale 60 miliardi?
Secondo gli analisti di Crédit Lyonnais Securities Asia l’applicazione cinese vale almeno 2-3 volte Whatsapp. Ha meno utenti, 300 milioni contro i 450 dell’app di Koum, ma un modello di business più redditizio con i giochi, la vendita di sticker e le opportunità legate a commercio elettronico e sponsorizzazioni. Whatsapp era stata valutata dagli stessi analisti 35 miliardi di dollari. L’iconcina di Tencent potrebbe quindi valerne “almeno 60”.