Il Belpaese è pronto a collaborare con il Giappone su iniziative che riguardano i semiconduttori. A riferirlo è la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il bilaterale con il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida.
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La posizione italiana
Secondo quanto comunicato dalle agenzie di stampa, il premier giapponese, durante l’incontro, ha evidenziato l’importanza della cooperazione con l’Italia sulla difesa e ha ricordato i quattro temi centrali del G7: mantenere la coesione nei confronti della Cina, il “Global South”, il conflitto in Ucraina e il disarmo nucleare. Meloni ha affermato di condividere con Kishida le priorità dell’incontro che, a livello globale, coinvolgerà Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America, sottolineando che l’Occidente deve riprendere il controllo delle catene di produzione.
La premier, sempre secondo quanto comunicato dalle agenzie media, ha richiamato l’attenzione sulla transizione energetica: l’Italia deve evitare di creare nuove dipendenze strategiche.
L’importanza dei semiconduttori
Di semiconduttori in Europa siamo tornati a parlarne recentemente con il “Chips Act”, che prevede un accordo tra Consiglio e Parlamento da 43 miliardi di euro. «Il Chips Act – aveva detto Ebba Busch, ministra svedese per l’Energia – pone l’Europa in prima linea nel campo delle tecnologie all’avanguardia, essenziali per le nostre transizioni verdi e digitali». Il piano europeo è considerato una risposta a simili atti volti a incoraggiare la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti, in Cina, Taiwan, Corea del Sud e Giappone in un momento in cui le turbolenze geopolitiche continuano a sconvolgere il mercato globale, spingendo le aziende a cercare modi per rafforzare la sicurezza e la continuità della catena di fornitura.
Ma perchè i semiconduttori sono così importanti? Perché sono gli elementi principali nel campo dell’elettronica: componenti indispensabili per la realizzazione dei microprocessori e fondamentali per il funzionamento delle auto moderne.
