Demaclenko, società del Gruppo High Technology Industries, ha trasformato un cannone spara neve in un sistema mobile di igienizzazione per gli impianti sciistici. Non è la prima volta in cui l’azienda utilizza questi strumenti come soluzioni anti Covid 19: nelle prime settimane di emergenza pandemia, l’azienda di Vipiteno (Alto Adige) aveva diversificato l’utilizzo di alcuni suoi cannoni per rispondere all’esigenza di sanificazione delle strade e dei luoghi pubblici. «Basandoci sul nostro know-how nel campo dell’innevamento e sulle tecnologie e risorse già a nostra disposizione, già a marzo abbiamo avviato diversi test per svolgere procedure di disinfezione con i generatori di neve – ha spiegato Andreas Lambacher, CEO di Demaclenko – In poche settimane abbiamo sviluppato un sistema di disinfezione automatico, con un ventilatore speciale, che consente la nebulizzazione uniforme del liquido disinfettante in dosi precise».
Cannoni anti contagio: come funzionano
Il sistema di disinfezione sviluppato dall’azienda altoatesina funziona soprattutto sulle cabinovie chiuse, uno dei luoghi più delicati in vista dell’imminente avvio della stagione. Sono numerosi i comprensori sciistici che hanno già mostrato interesse per la soluzione di Demaclenko. Intanto a Bressanone, nell’area di Plose, il sistema è stato utilizzato già quest’estate. «Il vantaggio principale è il funzionamento completamente automatico del sistema – ha spiegato Alessandro Marzola, amministratore delegato di Plose Ski SpA – ciò comporta un notevole alleggerimento del team, dato che non dovremo dedicare risorse esclusivamente a questa mansione né dovremo arrestare l’impianto per la disinfezione. Inoltre, la procedura standardizzata garantisce un risultato sempre uguale».
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Nei giorni scorsi questi cannoni anti Covid 19 sono stati presentati anche sul ghiaccio austriaco dello Stubai, vicino a Innsbruck, dove la stagione sciistica è già iniziata. «Siamo sempre alla ricerca di soluzioni concrete che ci supportino ulteriormente nella nostra ricerca della massima sicurezza», le parole di Reinhard Klier, CEO delle Stubaier Bergbahnen.