Nonostante la soglia di riempimento dei mezzi pubblici non debba superare l’80%, come ribadito dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, spesso evitare il congestionamento del trasporto pubblico locale (tpl) è molto difficile. Soprattutto nelle città, durante gli orari di punta. Le soluzioni finora messe in campo vanno dallo scaglionamento degli orari di ingresso e uscita per uffici e scuole, controlli su bus e metro, apertura delle Ztl e ulteriore potenziamento dello smart working.
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Tuttavia, soprattutto per i pendolari e chi la mattina parte dalle zone limitrofe per recarsi in città, evitare situazioni a rischio è difficile. Per questo, è bene valutare alternative finora non messe in campo dalle istituzioni. Una di queste è il potenziamento del carpooling in sicurezza, come proposto da Jojob, la più grande società di carpooling aziendale italiana. La seconda opzione è il potenziamento e l’ottimizzazione del sistema dei taxi, soluzione offerta dalla PMI innovativa Wetaxi.
Carpooling aziendale, la proposta di Jojob al governo
Viaggiare in sicurezza e agire per decongestionare i mezzi pubblici. Il carpooling aziendale di Jojob in tempo di pandemia prevede un equipaggio di massimo due persone, sedute una avanti e una dietro. Entrambe dotate di mascherine, con l’invito a sanificare con regolarità l’auto e cercare di creare equipaggi fissi nel tempo. Una soluzione che punta ad aiutare i pendolari impossibilitati al lavoro agile. Il servizio di Jojob, tramite la piattaforma e l’app su smartphone, consente infatti ai dipendenti di mettersi in contatto con i colleghi o lavoratori in aziende limitrofe, che abbiano un tragitto compatibile, per poter organizzare un viaggio insieme.
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“L’attuale situazione del trasporto pubblico impone a chiunque abbia soluzioni alternative, capaci di ridurre la pressione sul Tpl, di mettersi a disposizione delle istituzioni”, ha dichiarato Gerard Albertengo, CEO e Founder di Jojob. “Con l’obiettivo di trovare modalità alternative di mobilità e ridurre l’esposizione di cittadini nonché l’affollamento su tram, bus, treni e metro. Oltre a bici e monopattini elettrici, il cui utilizzo è stato incentivato soprattutto nelle città, è fondamentale pensare a modalità idonee anche a dipendenti e pendolari che ogni giorno coprono lunghe distanze”, continua Albertengo, “per far sì che possano recarsi in sicurezza nelle sedi di aziende situate nelle aree extraurbane”.

La lettera di Jojob al governo
Nonostante la praticabilità del servizio, finora il carpooling non è stata opzione vagliata dall’esecutivo. Per questo, il CEO di Jojob ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sottolineando i vantaggi della proposta. Il carpooling rappresenterebbe una soluzione conveniente sia dal punto di vista ambientale sia economico. E soprattutto ridurrebbe il rischio di contagio per i pendolari.
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“Per far sì che il carpooling sia visto come un’alternativa valida, c’è bisogno di un indirizzo chiaro da parte del governo. Jojob mette a disposizione il proprio know-how per aiutare cittadini e dipendenti”, afferma Albertengo. “E chiede al Presidente del Consiglio e ai ministri competenti di intraprendere iniziative volte ad agevolare una positiva e sostenibile risoluzione in questo momento così complesso”.

Smart&Safe, il programma anti-Covid di Wetaxi
Un’altra valida alternativa per alleggerire la mole di persone sul Tpl è sfruttare e potenziare i taxi. Per farlo, Wetaxi, PMI innovativa italiana specializzata nella tecnologia al servizio del mondo dei taxi, ha offerto negli scorsi mesi soluzioni concrete. Oltre al supporto di passeggeri, radiotaxi e tassisti, l’azienda ha ora varato il programma Smart&Safe. Grazie ai divisori fra conducente e passeggero e alla possibilità di pagare con app e quindi evitando il contatto, i taxi risultano uno dei mezzi più sicuri. Al contempo, si tratta di uno dei settori più colpiti dalle recenti chiusure e restrizioni e che abbisogna di iniziative di rilancio.
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Per combinare il tema della sicurezza dei cittadini alla ripresa dell’ecosistema dei taxi, Wetaxi ha effettuato un importante investimento, lanciando il programma Smart&Safe. Questo permetterà di avere sconti fino al 30% sulle corse e un bonus da 10 euro, utilizzabile per ulteriori viaggi. Sommati al bonus governativo sui taxi, le agevolazioni complessive possono portare fino a uno sconto dell’80% sulla singola corsa. Con l’obiettivo di favorire l’uso quotidiano dei taxi, rendendolo accessibile a tutta la popolazione.

Come spiegato da Massimiliano Curto, CEO di Wetaxi, l’azienda “si propone come l’alternativa innovativa e smart, che guarda allo sviluppo di tutto il contesto in modo sinergico. Diventa ora ancora più urgente un dialogo attivo con le istituzioni e le realtà locali. Il nostro obiettivo”, prosegue Curio, “è dare sostegno alla ripartenza del settore, offrendo ai tassisti l’opportunità di essere più presenti sul territorio. Con un modello nuovo, alternativo a quello dei grandi colossi, e dare sicurezza ai cittadini. Un modello, che oggi sostiene le comunità in un periodo così difficile, ma che risulta la strategia vincente per un futuro sostenibile”.