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L’emergenza Covid-19 ha cambiato la nostra vita, ci ha spinti a riflettere, ci ha costretti a fare i conti con le dinamiche disfunzionali del mondo in cui viviamo. Abbiamo sofferto, abbiamo rallentato il nostro ritmo quotidiano e magari abbiamo provato, nel nostro piccolo, a cambiare la realtà con gesti semplici, ma significativi: il gusto del fai-da-te, la mobilità dolce per gli spostamenti, l’acquisto di prodotti sani, rispettosi dell’ambiente e delle persone che li producono, la riscoperta del valore delle relazioni, anche con chi è lontano. Scelte etiche e comportamenti responsabili, che vanno portati avanti dopo la pandemia, dicendo definitivamente addio alle vecchie abitudini, non più sostenibili.

#ionontornoindietro, la campagna di Equo Garantito per una “nuova normalità”

E’ questo il messaggio della campagna “#ionontornoindietro”, lanciata da Equo Garantito, associazione di categoria che raggruppa 70 realtà equosolidali, in collaborazione con le organizzazioni socie: Altromercato, Shadhilly, LiberoMondo, AltraQualità, EquoMercato, Vagamondi. Un invito che si rivolge a tutti coloro che vogliono riflettere e agire per “costruire una normalità veramente nuova”. Come? Innanzitutto informandosi attraverso una serie di webinar tematici organizzati su Facebook: “Ogni volta analizziamo la realtà in cui viviamo, denunciamo ciò che non funziona e suggeriamo azioni concrete per cambiare le cose”, racconta Gaga Pignatelli, coordinatrice di Equo Garantito. Il prossimo appuntamento è per oggi, giovedì 13 maggio, alle 18. Il tema? “Da un’economia di competizione a un’economia di cooperazione”. Seguiranno poi gli incontri “Informati si vive meglio” e “Vivere per lavorare o lavorare per vivere”, rispettivamente il 20 e il 27 maggio, sempre alle 18.

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La campagna #ionontornoindietro per costruire insieme una nuova quotidianità

Un caffè equo e solidale può contribuire a cambiare il mondo

Dalla moda all’economia, dalla scuola all’alimentazione, dall’informazione ai viaggi, dalla mobilità alle risorse naturali: ogni settore della vita può essere visto sotto una nuova luce. Da dove cominciare? “Basta un caffè o una tavoletta di cioccolato: acquistare i prodotti del commercio equo e solidale, dai cosmetici agli alimentari, dall’abbigliamento alla cura della casa, è già un impegno concreto, perché significa sostenere una partnership economica basata su dialogo, trasparenza e rispetto, che mira a una maggiore equità, specialmente tra Nord e Sud del mondo”.

Quando compriamo un abito, facciamo attenzione alla responsabilità sociale e ambientale dei marchi che indossiamo: “La crisi causata dalla pandemia ha ulteriormente smascherato un settore composto da grandi brand che sfruttano milioni di lavoratrici e lavoratori dei Paesi in via di sviluppo e ne inquinano l’ambiente”. Fondamentale dunque la scelta di aziende che rispettino i diritti delle persone: “Vogliamo denunciare il fenomeno del caporalato, diffuso nella filiera agricola del nostro Paese: in pandemia i braccianti sono stati costretti a lavorare nei campi, senza mascherine e altre tutele. In questo periodo un’attenzione particolare va rivolta anche agli operatori della cultura, che per mesi hanno dovuto sospendere le loro attività e vanno tutelati”.

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Equo Garantito è l’associazione di categoria che raggruppa 70 realtà equosolidali

Bicicletta, turismo responsabile, solidarietà

E ancora, durante la pandemia abbiamo visto quanto il blocco quasi totale della circolazione abbia reso l’aria delle grandi città più respirabile: è il momento di privilegiare la bicicletta e la mobilità elettrica per gli spostamenti.  Un aspetto, questo, a cui stare attenti anche in vacanza: il turismo responsabile privilegia i mezzi pubblici e si serve di piccole strutture ricettive di proprietà locale, sostenendo l’economia del luogo. Il nuovo approccio alla vita può emergere anche in ambiti meno tangibili della nostra esistenza, come l’informazione e le relazioni sociali: “In questo anno siamo stati inondati di notizie e, purtroppo, anche di tante fake news, che però ci hanno dimostrato quanto la scelta di un’informazione corretta faccia parte del processo di presa di coscienza per cambiare il mondo”, aggiunge Gaga Pignatelli. E così l’avvenuta riscoperta della solidarietà, in contrasto con la solitudine e l’individualismo tipico della nostra società, non va dimenticata, instaurando relazioni improntate a gentilezza, altruismo, responsabilità.

Attenzione: noi “votiamo con il portafoglio”

La campagna #ionontornoindietro proseguirà nei prossimi mesi con altre iniziative, come la creazione di una piattaforma web per la condivisione dei contenuti e la preparazione di materiali didattici per le scuole. “Di fronte al disorientamento collettivo nato in lockdown, ci siamo subito chiesti che cosa avremmo potuto fare per affrontare i cambiamenti che stavano arrivando, anche se non immaginavamo ancora quanto a lungo sarebbe durata l’emergenza”, conclude Gaga Pignatelli. “Grazie alla solidarietà e alla collaborazione della nostra rete, abbiamo dato vita a una mobilitazione collettiva, che speriamo possa raggiungere e coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Le scelte che facciamo giorno per giorno, anche se magari non ci pensiamo, hanno un significato e contribuiscono a costruire la realtà che ci circonda e il futuro che verrà. Come sostiene Leonardo Becchetti, docente di Economia Politica alla Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata, noi votiamo con il portafoglio”.

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#ionontornoindietro: piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza