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Amazon ha annunciato che (almeno nell’immediato futuro) non consentirà ai suoi utenti di fare acquisti utilizzando bitcoin. In questa scelta Amazon non è sola tra I giganti dell’e-commerce. EBay, Walmart.com, Target.com  sembrano al momento dello stesso avviso.

Probabilmente il retailer online più conosciuto che accetta bitcoin è Overstock.com, che però è al momento un caso unico tra i grandi. Uno dei problemi legati al bitcoin, secondo Amazon, è il fatto che il pagamento con la moneta digitale non consentirebbe di acquisire dati sulla transazione utilissimi agli esercenti per capire le abitudini di acquisto dei loro clienti.

Tuttavia il Bitcoin avrebbe per questi stessi esercenti il vantaggio della gratuità. A tal proposito però una mossa avanguardistica di Amazon potrebbe essere quella di costruire il proprio network di pagamenti per competere contro gli altri circuiti. Il gigante del web potrebbe infatti richiedere commissioni inferiori rispetto a quelle imposte oggi da Visa e MasterCard. Il logo Amazon potrebbe apparire accanto (o in alternativa) a quelli di pagamento con carte di credito a cui siamo abituati oggi come emerge anche da quanto dichiarato a Re/code dal responsabile dei pagamenti in Amazon, Tom Taylor: “If we felt like we could do a better job than Amex and Visa, and feel like it helps the customer experience, that’s something we would do,” “But it would really have to be something much better than [what they do].

Sembra dunque proprio che il colosso di Jeff Bezos abbia identificato nei pagamenti un’area di particolare interesse, opportunità e dunque investimenti per Amazon. Anche perché Amazon gode già di un vantaggio: il possesso di moltissime informazioni sulle abitudini e le preferenze di acquisto degli utenti. Questo garantirebbe la possibilità di immaginare innovative servizi a valore aggiunto per gli esercenti. Ad esempio si potrebbe consentire sui loro siti il salvataggio delle informazioni di pagamento e consegna che i clienti memorizzano sul loro account Amazon e in cambio Amazon potrebbe ricevere una piccola fee su ogni acquisto in cambio di una esperienza utente davvero semplice e immediata. In questa direzione Amazon si è già mossa con i due servizi di Login and Pay With Amazon.

Pochissimi inoltre sanno che un’altra categoria del mondo dei pagamenti innovativi dove Amazon è presente è il peer-to-peer per il trasferimento di denaro anche se non è stato mai realmente promosso. La vera sfida sarà non solo l’allargamento della accettazione di questi servizi nel mondo online ma soprattutto (e gli analisti confermano che ciò è già nei piani dell’azienda) l’ingresso anche nel mondo fisico dei pagamenti attraverso Kindle che potrebbero prendere la forma di Pos ad esempio. Insomma “More to come. Stay tuned,” sembra essere il motto di Bezos e noi di SmartMoney ci faremo trovare pronti a osservare e raccontare.