La multinazionale californiana ha annunciato oggi una strategia di investimento in tre anni in Italia per aiutare il paese a digitalizzarsi. Investirà in startup italiane con Invitalia Ventures
Cisco che ha deciso di investire in Italia. 100 milioni contribuire a digitalizzare il paese partendo da scuola pubblica amministrazione e startup. E lo farà con Invitalia Ventures, la società di venture capital controllata da Invtalia guidata da giugno 2015 da Salvo Mizzi. A dirla tutta, è quello che molti nel settore si auguravano: capitali da investire in Italia da qualcuno che l’innovazione la fa davvero. Magari all’estero. Magari una multinazionale ITC. Si è sperato in Apple prima con il discorso di Tim Cook alla Bocconi, e in Microsoft dopo quando a Roma è andato in scena Satya Nadella reduce da un tour europeo fatto di fondi e accordi commerciali. Invece la prima a muoversi è stata la multinazionale californiana.
La decisione di Cisco di investire in Italia e di fatto con il governo Italiano è emersa dopo l’incontro tra il premier Matteo Renzi, il CEO di Cisco Chuck Robbins e l’amministratore delegato di Cisco Italia Agostino Santoni. E Renzi non si è fatto sfuggire l’occasione per ribadire che «l’Italia è sempre più aperta e attrattiva per gli investimenti internazionali. Con grandi aziende globali che non fanno più mordi e fuggi come in passato, ma hanno deciso di puntare sul nostro Paese, di scommettere sul suo futuro». La multinazionale californiana, leader nel settore dell’information technology che ha annunciato una serie di investimenti strategici in Italia per un valore di 100 milioni di dollari nei prossimi tre anni. L’investimento è su più fronti: lo sviluppo delle competenze digitali e della consapevolezza delle opportunità offerte dal digitale ed il sostegno alla comunità delle startup innovative italiane.
Partiamo dalle startup. L’investimento di Cisco consentirà all’azienda di far parte dello sviluppo delle startup italiane e di contribuire ad accelerare il potenziale tecnologico dell’Italia. Lo farà con Invitalia Ventures, che in un tweet si è detta orgogliosa del nuovo investment partner, tra i più prestigiosi che si sono imbarcati finora nella sfida della società, che lo scorso dicembre aveva annunciato a StartupItalia! i primi 3 investimenti. Giusto per un paragone, 100 milioni (o poco più) è quanto il venture ha mosso nel 2015 nelle startup italiane, secondo i dati elaborati da StartupItalia! a dicembre 2015.
Per sviluppare consapevolezza e competenze digitali in Italia, Cisco ha firmato un accordo con il Ministero dell’istruzione, università e ricerca che prevede azioni di formazione per docenti e studenti sui percorsi del programma Cisco Network Academy, permettendo a questi ultimi di acquisire le nuove competenze digitali richieste dal mercato ed avere quindi maggiori opportunità di occupazione. Cisco quindi amplierà ulteriormente il suo Programma Networking Academy, nato per fornire le competenze necessarie oggi e in futuro per operare con successo in un mondo sempre più interconnesso, inserendo moduli focalizzati sulle tecnologie per l’industria 4.0 e la cybersecurity.
(a.r)