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Scambiarsi denaro via Twitter? In Francia si può grazie a S-money, controllata della seconda banca francese, Groupe BPCE, che ha stretto un accordo con Twitter per rendere disponibile il servizio peer-to-peer a tutti gli utenti in possesso di un account Twitter e di un conto corrente.

Jean-Yves Forel, responsabile commercial di Groupe Bpce ha spiegato che l’iniziativa pioneristica apre le porte a future servizi di pagamento di cui si potrà usufruire tramite social network. Bpce si è detta convinta che il futuro dei pagamenti passi attraverso queste iniziative parte di una strategia innovative onnicomprensiva che deve essere portata avanti anche dagli attori più “tradizionali” per riposizionarsi nel settore e restare competitive sul mercato. In Francia alcune banche si sono già mosse consorziandosi per offrire servizi di mobile commerce e p2p, come nel caso di PayLib. Sono sempre più gli istituti finanziari sentono la minaccia legata all’offerta di tali servizi da parte di nuovi attori e startup come Lending Club e Prosper, già da tempo presenti sul mercato con le loro soluzioni.

Olivier Gonzalez, chief executive di Twitter nell’Esagono ha dichiarato che i 140 caratteri di un Tweet hanno intrinseca quella caratteristica di confidenzialità e quel tono diretto che ben si addice a un servizio di trasferimento di denaro tra amici. Anche se l’azienda non ha chiarito se, come un comune Tweet, il trasferimento sarà pubblico o se, al contrario, ci saranno misure speciali in favore di privacy e segretezza.

Al di là degli aspetti da comprendere meglio (domani è prevista una conferenza stampa a Parigi) il vantaggio di legare un servizio di trasferimento denaro a un social network è chiaro: l’identificazione immediata di chi sta effettuando la transazione online e la massa critica di utenti già presente perché iscritta alla community.

Anche per questo social network come Twitter sentono di poter giocare un ruolo da protagonista. Lo stesso uccellino azzurro nei mesi scorsi aveva lanciato il Buy Button (ne avevamo parlato qui) per comprare prodotti direttamente con un tweet con pagamenti resi disponibili grazie alla partnership con la statunitense startup Stripe. Anche questo servizio, secondo Nathan Hubbard, head of e-commerce di Twitter,  è da intendersi come la naturale evoluzione delle conversazioni che gli utenti di Twitter intessono online con i marchi preferiti.

A questa mossa un altro colosso social, Facebook, aveva risposto introducendo un pilota per un analogo Buy Button per consentire ai suoi utenti di acquistare prodotti oggetto di pubblicità sulla piattaforma stessa. E c’è da scommettere che anche il servizio di trasferimento di denaro person-to-person appena lanciato da Twitter farà invidia ai cugini di Menlo Park. Non a caso per rilanciare e far evolvere il servizio Messenger (qui abbiamo spiegato come funzioneranno i pagamenti sull’app), Facebook ha voluto a capo di questo un esperto di pagamenti innovativi e digitali, David Marcus, ex Ceo di PayPal.  Insomma in ambito “social payment” ne vedremo presto altre interessanti novità.