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Se il pensiero di passare il giorno di Natale con i suoceri non vi fa dormire la notte, non disperate: l’incubo può durare al massimo 24 ore. La ricerca di un parcheggio a Milano, invece, ne dura quasi 25 l’anno e in questo caso fingervi malati non vi aiuterà. La soluzione a questo problema potrebbe arrivare da un’intuizione di Alex Pallotti, il 34enne milanese che ha ideato Parkey, un’app disponibile per iOs e Android dal 15 novembre che, attraverso la geolocalizzazione, consente di individuare un’autorimessa, prenotare il proprio posto e pagare il parcheggio. Tutto senza scendere dall’auto.

“Il nostro servizio è diverso da quello fornito da MyCicero e EasyPark che permettono all’utente di pagare la sosta ma non dicono dove si trova il parcheggio” commenta Pallotti “Per questo non li consideriamo dei veri e propri competitor. Una startup simile alla nostra è Park Now, di San Francisco, che consente di trovare il parcheggio più vicino e fornisce un biglietto elettronico. Anche noi siamo passati dal biglietto elettronico, con il Qr code, ma siamo andati oltre. La nostra app mette insieme tutto, è questa la sua forza”.

L’idea alla base di Parkey, infatti, è ottimizzare al massimo i tempi unendo vari servizi e dematerializzando il pagamento del parcheggio. Una volta trovata l’autorimessa si possono ottenere le indicazioni per arrivarci e, giunti davanti alla sbarra del parcheggio, questa si apre automaticamente nel momento in cui riconosce la presenza dello smartphone grazie al segnale Bluetooth (che deve essere acceso, quindi) e alla tecnologia Beacon. A questo punto l’app inizia a calcolare il tempo di permanenza. Tornati al parcheggio è sufficiente un tocco all’interno dell’app per comunicare la fine della sosta e, nel momento in cui si ripassa dalla sbarra, dare il via alla transazione.

Il servizio si appoggia al sistema di gestione dei pagamenti GestPay di Banca Sella; per ora è possibile registrare fino a 3 carte di credito tra Visa, Mastercard e American Express. A breve si potrà utilizzare PayPal e, in futuro, il team di Pallotti vorrebbe inserire la possibilità di effettuare il pagamento anche in Bitcoin.

“La nostra percentuale di guadagno va dal 9 al 18% del transato, in base ai vari accordi commerciali. Gestiamo noi tutte le transazioni, eliminando ogni rischio di scoperto per le autorimesse. Il vantaggio per loro è entrare in un circuito che offre servizi che altrimenti non potrebbero mai permettersi” il Ceo di Parkey è sicuro del valore della sua app “per ora siamo a Milano ma abbiamo intenzione di aprire a breve anche a Roma e Firenze, diventeremo il Booking delle automobili”.

Alex Pallotti, però, non sembra accontentarsi di diventare il punto di riferimento per gli automobilisti italiani e ha molti progetti per il futuro: “vorrei riuscire a sviluppare un algoritmo che permetta una quotazione borsistica dei posti auto. Ad esempio, se c’è via Tortona congestionata a causa del Fuori Salone, i parcheggi in quella zona avranno un prezzo altissimo mentre nelle vie adiacenti il costo verrà abbassato. In questo modo potremo gestire in maniera ottimale il traffico cittadino e ridurre ulteriormente lo stress degli automobilisti”.  Un’altra idea di Pallotti è “utilizzare la tecnologia Beacon (che attualmente serve per far aprire la sbarra dell’autorimessa, nda) per far arrivare agli utenti notifiche push su offerte e promozioni presenti nella zona in cui si trovano. In questo modo supereremo anche i servizi di Booking”.