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Google è arrivata prima con il suo Wallet ma senza dubbio ha suscitato meno attenzione di quanto non ha fatto Apple in questo mese con il suo servizio Pay. E il milione di persone che ha già attivato il servizio di Cupertino in sole 72 è il segno che non sempre essere pionieri determina il successo.

Gli entusiasmi (al di là delle difficoltà che Apple sta incontrando con alcuni retailer) sono tutti per Cupertino che ha dichiarato di avere partnership con 220mila negozi tra cui Macy’s, McDonald’s, Sephora, Petco, , Staples, Nike, Walgreens, Subway e Whole Foods. Queste catene ed altri negozi ne pubblicizzano il supporto, i media ne parlano, la “morte” del portafoglio fisico sembra essere una conquista di Cupertino che invece non si è inventata nulla di nuovo ma e ha saputo, da un lato, scegliere il momento giusto e, dall’altro, rendere attraenti e più semplici da usare tecnologie che rischiavano di restare prerogativa degli “smanettoni”.

Tutto da rifare allora per gli amici di Mountain View? Tutt’altro. Non che in Google stiano festeggiando per i successi del Melafonino, ma in un settore come quello dei pagamenti caratterizzato da forte convergenza a causa dell’accelerazione tecnologica degli utlimi anni, la competizione assume dei contorni più sfumati che ne modificano il senso tradizionale. Non a caso si parla di coopetizione. Per dirla in altre parole, l’attenzione sui pagamenti tramite iPhone ha reso più comprensibili parole come Token, Nfc, Wallet ecc. Adesso anche gli utenti di Android esplorano queste funzionalità che avevano già a disposizione ma di cui solo adesso sentono il bisogno.

Secondo una ricerca condotta da Ars Technica negli Stati Uniti, solo la scorsa settimana le transazioni con Google Wallet sono state il 50% in più della settimana precedente al lancio di Apple Pay e il numero di utenti registrati è anch’esso quasi raddoppiato rispetto a due mesi fa. Se Apple se la ride, Google non piange insomma. È chiaro che una correlazione diretta tra Apple Pay e tale incremento non è dimostrabile ma la coincidenza fa riflettere.  Anche perché proprio in concomitanza dell’uscita del nuovo prodotto Apple, Google ha introdotto nuove funzionalità e un nuovo “design” migliorando nel complesso l’esperienza utente.

La strada per entrambi rimane in salita. Un recente studio di Avangate sugli sviluppi del digital commerce ha rivelato come il 48% degli americani non ha ancora mai effettuato un pagamento con il proprio smartphone (sebbene interessato) e il 40% dichiara che il motivo principale è la mancanza di informazioni chiare al riguardo. Gli esperti però non hanno dubbi, ne resterà solo uno, anzi due (Google & Apple appunto) a contendersi il mercato dei pagamenti del futuro.