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Il mercato asiatico non ha mai mancato di far parlare di sé in materia di commercio elettronico e pagamenti innovativi. Un contesto che fa gola se si pensa che il tasso di penetrazione degli smartphone (superiore al 90%) è il più alto al mondo. Inoltre la regione Asia-Pacifico è stata la prima nella quale l’infrastruttura Pos ha spianato la strada per l’introduzione della tecnologia Nfc per i pagamenti di prossimità. Oggi i leader di questo mercato,  il gigante Alibaba tra tutti, sono ormai dei colossi globali la cui partnership è ricercata anche dalle catene occidentali attratte dall’enorme potenziale e dai volumi che si possono generare. Secondo uno studio di Mc Kinsey il solo mercato asiatico rappresenterà il 50% della crescita dei pagamenti cashless a livello globale nei prossimi 5 anni.

Wal-Mart guarda alla Cina

Non a caso è in Cina che il gruppo statunitense Wal-Mart ha stretto una partnership con Alipay (il wallet di Alibaba) per introdurre all’interno dei suoi punti vendita a Shenzhen la possibilità di pagare attraverso con lo smartphone. Inizialmente si partirà in 25 negozi ma dopo la fase pilota, il servizio sarà reso disponibile in tutti i 410 negozi del Paese.

I numeri di Alipay Wallet sono già da capogiro, si parla di 190 milioni di utenti attivi che hanno transato 788 miliardi di dollari solo nell’ultimo anno. Ma in Alibaba sono convinti che la partnership con Wal-mart sarà decisiva per dare un’ulteriore spinta al borsellino principale rivale di Apple Pay. A proposito: Wal-mart è proprio tra uno di quei retailer che adottando Current C, la soluzione di pagamento del consorzio Merchant Current Exchange, ha da sempre boicottato la soluzione di pagamento di Cupertino. La scelta di campo insomma è netta.

Xiaomi punta sul Fintech

È inoltre di questi giorni l’indiscrezione secondo cui il produttore di smartphone Xiaomi avrebbe costituito un fondo monetario alternativo ad Alibaba Group Holding e a Tencent Holdings proprio per competere nel campo del Fintech. Il fondo, denominato”Huoqi Bao”, offrirà servizi finanziari e di credito al consumo alternativi a quelli bancari che saranno fruibili tramite un app pre-istallata su tutti gli smartphone Xiaomi.

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In Giappone si paga con la scansione dell’iride

Interessante anche dare uno sguardo a cosa sta avvenendo in Giappone, uno dei paesi pionieri in materia di pagamenti mobili con Ntt Docomo, la prima telco al mondo ad aver lanciato una soluzione di pagamenti di prossimità con tecnologia Nfc basata sulla Sim. Una soluzione che oggi si arricchisce ulteriormente grazie alla biometria e alla partnership con Fujitsu.  Il modello Arrows NX F-04G della casa giapponese sarà il primo smartphone al mondo a consentire il riconoscimento tramite scansione dell’iride per autorizzare i pagamenti. La tecnologia è stata certicata secondo gli standard Fido (Fast IDentity Online) UAF 1.0 richiesti tra gli altri da sistemi di pagamento come PayPal. I giapponesi saranno così i primi al mondo a poter pagare con uno sguardo.