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La decisione di separare eBay e PayPal era arrivata poco dopo la presentazione di Apple Pay a settembre del 2014.  Diventeranno due aziende, ci avevano detto, avranno nuovi presidenti e saranno completamente indipendenti con focus rispettivamente su online commerce e digital payment, a partire dalla seconda metà del 2015. E così è stato. Da ieri, lunedì 20 luglio, le azioni di PayPal sono quotate al Nasdaq sotto il simbolo PYPL. Gli azionisti riceveranno un’azione di Paypal per ogni azione di eBay in loro possesso. Al termine della giornata il valore della società è arrivato a 49 miliardi di dollari. Le azioni sono cresciute del 5,4% a 40,47 dollari.

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I prossimi 5 anni

Con la divisione le due società “saranno più forti, più concentrate e competitive, oltre che autonome nei loro rispettivi mercati” ha commentato Donahoe, presidente e CEO di eBay. “Per più di un decennio dopo l’acquisto nel 2002 dell’allora startup da parte del colosso di Internet,  eBay e PayPal hanno reciprocamente beneficiato di far parte di un’unica società, creando valore per gli azionisti. Tuttavia, una revisione strategica approfondita ha dimostrato che mantenere insieme eBay e PayPal anche oltre il 2015 avrebbe comportato minori vantaggi sia a livello strategico che competitivo. Il panorama industriale sta cambiando, e ogni azienda deve affrontare differenti sfide. Anche se, grazie ad una serie di accordi operativi siglati per durata di 5 anni, le stesse sinergie tra le due società potranno essere mantenute almeno nell’immediato futuro.

Una separazione necessaria

“Non si può pensare che eBay sia un’azienda ben gestita e per capirlo basta metterla a confronto con Amazon e la crescita di quest’ultima. Mentre il prezzo delle azioni di eBay dal 2008 è salito dell’80%, durante lo stesso periodo Amazon lo ha aumentato del 400% e Visa e MasterCard del 245%. eBay ha soltanto cavalcato un’onda positiva E quando le cose vanno bene, everyone looks good”, scriva Fobes nel marzo 2014, fotografando perfettamente i motivi per cui a Paypal è convenuto abbandonare lo stretto nido. Con le acquisizioni di Braintree e la nuova esperienza di One Touch, la società di pagamento ha già fatto capire che intende continuare ad agire alla guida dell’innovazione del settore. E di non temere gli attacchi dei colossi Google, Apple e Samsung.