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Ci sono (ex) startup capaci di trascinare altre giovani realtà o tecnologie: Uber e una di queste, motivo per cui, se non il matrimonio, le prime effusioni con Bitcoin costituiscono una svolta importante. La piattaforma statunitense di bitcoin exchange Bitcoin Builder ha annunciato il rilascio del servizio di pagamento in Bitcoin per le corse dell’app di trasporti. Sarà lo stesso utente proprietario di un “wallet multi-sig” di Bitcoin Builder ad autorizzare l’associazione del borsellino di bitcoin con il proprio account Uber che mostrerà la criptovaluta come uno dei metodi di pagamento disponibili sull’applicazione.

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via Cointelegraph

 

 

Il test che parte (anche) dall’India

Per frenare gli entusiasmi occorre chiarire che il servizio al momento è di fatto “chiuso” a una logica business-to-business.  È lo stesso Bitcoin Builder a selezionare gli utenti proprietari di bitcoin su un wallet Bitcoin Builder appunto, facendoli di fatto figurare come dipendenti della compagnia, cui Uber mette a disposizione il servizio di pagamento stesso. Il test sarà disponibile nei diversi Paesi in cui Uber è presente: India compresa dove persino la penetrazione degli strumenti di pagamento elettronici tradzionali (carte) è all’incirca del 2% e dove Uber non accetta ad esempio carte di debito ma Paytm, un portafoglio indiano. Gli esperti ritengono però che proprio in queste zone, il tasso di utilizzo dei pagamenti in bitcoin possa essere maggiore in quanto minori sono le legacy e le abitudini consolidate degli utenti rispetto all’utilizzo di un determinato strumento di pagamento.

bbpm