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La Consob ha rispettato i tempi, il nuovo regolamento sull’equity crowdfunding è pronto. A poco più di un mese della conclusione della seconda consultazione sul tema, l’Autorità italiana di vigilanza sui mercati finanziari ha approvato la riforma del regolamento in materia di raccolta di capitali di rischio tramite portali on line.

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Cosa cambia

Le novità introdotte, al termine di 2 fasi di consultazione con gli operatori mercato, confermano gli obiettivi iniziali: rendere la disciplina più semplice, puntare a ridurre i costi di raccolta e ad allargare la platea dei soggetti che possono contribuire a finanziare i progetti d’impresa innovativi. La riforma – si legge nella nota Consob – “intende porre i presupposti per lo sviluppo dell’equity crowdfunding come canale di finanziamento dell’innovazione, in alternativa agli strumenti tradizionali di erogazione del credito”.

Gli operatori prenderanno il posto delle banche

Tra le novità principali c’è la conferma della semplificazione della procedura. Le verifiche di appropriatezza dell’investimento rispetto alle conoscenze e all’esperienza dell’investitore potranno d’ora in poi essere effettuate dagli stessi gestori dei portali, purché risultino dotati di requisiti adeguati. Questo significa che i gestori possono subentrare nel ruolo finora svolto dalle banche.

È stata, inoltre, ampliata – come era stato già previsto – la platea dei soggetti legittimati a sottoscrivere una quota dell’offerta in qualità di investitori professionali. Sono state ammesse, infatti, 2 nuove categorie: gli “investitori professionali su richiesta”, così come definiti dalla disciplina europea sulla prestazione dei servizi di investimento (Mifid) e gli “investitori a supporto dell’innovazione“, identificati da Consob sulla base di criteri oggettivi.

Il nuovo Regolamento, così modificato, entrerà in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Mariachiara Furlò
@mariachiarafur