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Segnatevi questo nome: Valentin Stalf. Potrebbe passare alla storia come colui che è riuscito a stravolgere e sconfiggere la burocrazia delle banche.

Ciao banche, adesso vi rottamo io

Di lui abbiamo già parlato su SmartMoney alcuni mesi fa, ma repetita iuvant. Viennese di nascita e berliner d’adozione, Stalf è co-founder di Number26 (26 come la sua età anagrafica), startup fintech che permette di aprire un conto corrente completamente digitale in meno di 10 minuti e senza dover mettere decine e decine di firme. Ti registri, fai una breve videochiamata, mostri un tuo documento di riconoscimento e il conto è immediatamente operativo.

Un nuovo ecosistema fintech chiuso

Number26 sta scalando rapidissimamente in tutta Europa, ma la notizia del giorno è un’altra. Stalf pare proprio aver deciso di ricercare e individuare, una ad una, le caratteristiche e i servizi delle banche tradizionali, per reinventarli e rendere più completa possibile la sua banca digitale. Le intenzioni sembrano chiare: creare un ecosistema fintech chiuso. Come? Cercando altri come lui, altre startup disruptive nel settore banking. Meglio ancora se tra queste la prima è un unicorno, TransferWise, la startup degli estoni Kristo Käärmann e Taavet Hinrikus, che con Funding Circle, Powa Technologies e Markith è uno dei 4 unicorni fintech di base a Londra.

Cosa prevede l’accordo con TransferWise

La partnership tra la startup di Stalf e TransferWise rende possibile da oggi il trasferimento di denaro in peer-to-peer in altre valute estere senza uscire dall’app di Number26, che rivela all’istante anche il tasso di cambio esatto e lo confronta con quello bancario tradizionale.

Number26-TransferWise_app

Il nuovo servizio è disponibile per tutti i clienti di Number26 a partire da oggi, e i trasferimenti sono disponibili dall’euro a: dollaro, sterlina, dollaro australiano, franco svizzero, corona svedese, rupia indiana, fiorino ungherese, zloty polacco. E, fanno sapere le 2 startup, molto presto a queste si aggiungeranno altre valute.

«Il nostro obiettivo è fare leva sui migliori prodotti banking di tutto il mondo e renderli accessibili ai nostri clienti in un tap, creando un hub fintech interno all’app di Number26», ha detto il Ceo di Number26 a Venturebeat, che definisce l’unicorno estone come «una delle migliori fintech del mondo», con il quale Number26 potrà «guidare l’innovazione nel banking molto più velocemente delle banche tradizionali».

I 3 punti di forza della partnership tra Number26 e TransferWise

Che Number26 abbia scelto proprio TransferWise tra le startup del Regno del Fintech non è certo un caso. Per almeno 3 motivi.

Primo, perché quando si verifica un accordo del genere (evento più unico che raro, specie nel mondo startup), non c’è nessuno che sceglie un altro: ci si sceglie a vicenda. Evidentemente si sono conosciute, si sono studiate e si sono piaciute.

Secondo, perché questa partnership racchiude in sé una triangolazione perfetta, Germania-Estonia-Uk. Il primo è il paese con sistema bancario più solido d’Europa, l’Estonia, che è la mamma dell’e-residency, e quel Regno Unito che sul fintech guarda il resto del mondo dall’alto, certamente, ma anche osservato speciale per la possibile uscita dall’Unione europea (Brexit).

Terzo, perché TransferWise conta già su una rete di partners e investitori di primo piano, come l’ex cofounder di PayPal, Peter Thiel, e Richard Branson.

TransferWise FYCK Advert

Adesso cambia davvero tutto

E’ ormai chiaro che lo scenario più probabile è dunque la creazione di una piattaforma bancaria completa, meglio ancora un hub fintech, fatto di prodotti e servizi di banking, lending e financing davvero disruptive. Oggi o domani, ad esempio, potrebbero spuntare i ragazzi di Robin Hood e suggerire ai correntisti di Number26 la gestione del portafoglio investimenti. Oppure ancora, hai bisogno di un piccolo prestito? Spunta l’accordo con una startup di p2p lending. Eccetera eccetera.

Una cosa è certa: Valentin Stalf ha aperto un argine importante nel panorama bancario, e al tempo stesso sta indicando un modello scalabile dalle startup nei più svariati settori. Tutto quello che succederà da oggi in poi è imprevedibile, ma al tempo stesso prevedibilissimo.

Aldo V. Pecora
@aldopecora