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No, non è uno scherzo. Se l’Autralia dedica un francobollo a Nicole Kidman il Giappone mette uno dei suoi simboli più noti nel mondo, le Sailor Moon, sulle carte di credito. Lo fa il più grande circuito del Sol Levante, JCB. Effetto Millennials? Forse. Alla fine stiamo parlando di un’emblema generazionale per tutte le bambine cresciute negli anni ’90.

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Carta di credito e T-Card

La carta di credito funge anche da T-Card, la carta premi più diffusa del Giappone. Originariamente nata come tessera per il noleggio di video della catena Tsutaya, consente ai clienti di accumulare punti in vari minimarket, farmacie, ristoranti, stazioni di servizio, e di utilizzarli per ottenere sconti ad ogni acquisto.

Le critiche sull scelta della protagonista

Ma in Giappone esperti di marketing e i fan più attenti del cartone animato discutono sull’opportunità o meno di scegliere proprio Sailor Moon – al secolo Bunny – la bionda protagonista della serie, la paladina della legge, “la combattente che veste alla marinara” e combatte il male col “potere del cristallo di luna”: è sbadata e poco si addice all carta che dalla prossima primavera finirà nelle tasche di milioni di nipponici, i quali forse preferirebbero un’altra paladina, Sailor Mercury, ragazza oculata e precisa.

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Visa aveva già messo i Pokemon

Non è la prima volta che i beniamini dei più piccoli finiscono sulle carte di credito, e non solo in Giappone. In passato anche il colosso statunitense Visa ha emesso alcune serie limitate di carte dedicate ai Pokémon e l’Attacco dei Giganti.

Chi è JCB, il colosso giapponese delle carte di credito

JCB è il più importante e diffuso circuito di emissione di carte di credito in Giappone. Fondato nel 1961, il gruppo ha iniziato a espandere il proprio business nei mercati esteri nel 1981 ed è diventato un marchio molto noto a livello internazionale. Oggi conta circa 21 milioni di esercizi convenzionati e 71 milioni di carte, in oltre 189 Paesi nel mondo.