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Tra il 9 e il 13 maggio (come riporta Forbes) hacker hanno avuto accesso agli “hot wallets”, portafogli virtuali connessi alla Rete, del portale online di acquisto e scambio di cripto valute di Hong Kong, Gatecoin sottraendo 250 bitcoin e 185mila ether (la moneta virtuale “rivale” dei bitcoin). In totale due milioni di dollari che rappresentano il 15% degli asset depositati sulla piattaforma.

Cybersecurity

Il secondo furto più alto della storia di bitcoin

Sono in corso oggi le indagini e poco è stato svelato a oggi. In un intervento, riportato da Forbes, il Ceo  Aurélien Menant spiega che non ci sono ancora novità, mentre l’azienda è alla ricerca di nuove soluzioni per garantire la sicurezza dei suoi utenti. Come anticipato, le cripto valute sono state sottratte dagli hot wallets che a differenza del cold storage (i depositi di bitcoin offline) sono esposti direttamente agli attacchi provenienti dalla Rete. Intanto, Gatecoin si sta muovendo per rimborsare gli utenti “rapinati”. Sempre Forbes svela che il Ceo spera di raccogliere fondi tra i 4 e i 5 milioni di dollari, per recuperare le perdite e investire in nuovi sistemi di sicurezza.

Il ceo offre anche una ricompensa

Menant offrirà anche una ricompensa: chi riporterà i bitcoin e gli ether rubati vedrà aumentare il valore del suo deposito del 25% e potrà scambiare a vita cripto moneta sulla piattaforma senza alcun costo di commissione. Il Ceo le prova proprio tutte per salvare la sua creatura, nata dopo una lunga esperienza nel mondo bancario. Menant ha lavorato come intermediario bancario per Societe Generale, J.P. Morgan e BNP Paribas. Oltre a essere il creatore di Gatecoin, oggi è uno dei fondatori di Bitcoin Association of Hong Kong, laboratorio di studio e di promozione dei bitcoin e della blockchain.

Quante volte sono stati rubati bitcoin finora

Prima è stato il turno di ShapeShift, portale di scambio bitcoin che ha subito un furto del valore di 230mila dollari. In questo caso il responsabile è un dipendente che è stato trovato con le mani nella marmellata, aveva rubato 315 bitcoin, per un valore di 130mila dollari. Una volta scoperto e licenziato, avrebbe poi venduto delle informazioni segrete a un hacker, che a sua volta è riuscito a sottrarre altri 100mila dollari all’azienda.

Quanto costano alle banche gli attacchi informatici

 

Più grosso il furto a BTER: 7,170 bitcoin rubati per un valore di 1,75 milioni di dollari. Ma il record appartiene a una piattaforma europea, la Bitstamp che ha visto scomparire ben 19mila bitcoin per un valore di 5 milioni. Questa volta gli hacker avrebbero avuto accesso al sistema attraverso un malware che un dipendente dell’azienda avrebbe scaricato via email.

Il momento d’oro degli hacker

Ma gli attacchi degli hacker non si limitano solo all’universo della cripto moneta. Recentemente 81 milioni di dollari sono stati sottratti alla Banca Centrale del Bangladesh, mentre Swift, la multinazionale con sede in Beglio che si occupa di trasferimenti internazionali, ha svelato nuovi attacchi. In solo tre anni, secondo Kaspersky Lab, sono stati sottratti alle banche intorno al mondo, circa un centinaio di istituti, qualcosa come 1 miliardo di dollari.