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Messenger lancia l’era dei bot e ti permetterà di fare operazioni complesse in pochi minuti. Vuoi prenotare un volo? Lo scrivi sull’app e un algoritmo intelligente ti guida dalla A alla Z. Completi l’operazione senza navigare su altri siti o aprire altre applicazioni. Mark Zuckerberg lo aveva annunciato qualche mese fa durante la F8 conference di San Francisco: «Messenger diventerà il canale preferenziale per far interagire le aziende con i loro clienti».

messenger concept

Il volo lo prenoti direttamente da Messenger

Nato da una collaborazione dal team di Facebook Messenger con la KLM Royal Dutch Airlines, la compagnia aerea di bandiera dei Paesi Bassi, il bot consente a cliente di prenotare un volo direttamente dall’app di instant messaging. L’algoritmo ti offre informazioni sull’itinerario, ritardi, check-in, ti fa pagare e nel caso in cui tu voglia parlare con qualcuno dello staff ti mette in contatto con una persona “vera”.

Paghi direttamente via chat

Come si vede nella gif dopo aver vagliato le opzioni di volo possibili, tra quelle proposte dal bot, parte una degli aspetti più interessanti del bot e cioè quello relativo ai pagamenti. “La seconda soluzione è quella giusta” scrive l’utente e il bot replica “Okay, allora compriamola”. A quel punto l’utente inserisce le sue informazioni, sceglie con che tipo di carta pagare e scrive “Okay pagherò 600 dollari”. Pochi secondi per confermare il volo (nell’esempio della compagnia americana Virgin) e ricevere la prenotazione e i biglietti sul proprio smartphone. Tutto in pochi secondi.

Anche Skyscanner fa decollare il suo bot

Skyscanner, il motore di ricerca internazionale di voli che permette di navigare tra prezzi, destinazioni e confrontare le offerte disponibili, ha lanciato il suo bot su Messenger. La multinazionale con sede ad Edimburgo permette in pochi passaggi agli utenti di cercare destinazioni per una vacanza, vedere le offerte di voli disponibili.  Il bot risponde alle domande di viaggio come in una normale conversazione e gli utenti possono seguire un link al sito per prenotare l’itinerario di viaggio scelto. Oltre a questa funzione, l’algoritmo offre consigli su possibili destinazioni sulla base di trend di ricerca o prezzo economici.

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Fenomeno bot

Ma cosa è un bot? É in sostanza un algoritmo che ci dice qualcosa sul futuro delle app che saranno sempre più integrate tra loro e invisibili. Cosa permettono di fare? Un utente scrive un messaggio di testo, come se dall’altra parte ci fosse un amico, per ricevere un informazione. Allora il bot si collega a una persona fisica (il dipendente di un’azienda) o a un database di informazioni e ti restituisce l’info di cui avevi bisogno: «Immagina di essere un dipendente di un’azienda e avere bisogno di un giorno di  vacanza. Per sapere se ne hai diritto, potrai per esempi scrivere a un bot: “Ciao, avrei bisogno di una vacanza la prossima settimana, riesci a inoltrare la mia richiesta?”. A questo punto sarà l’algoritmo a collegarsi con un database di presenze per verificare se hai ancora ferie da spendere e infine a restituirti il permesso accordato dopo averlo verificato con il tuo responsabile», ci ha spiegato Diego Pizzocaro, ideatore di Sellf. Questa semplice operazione è solo un esempio dei tanti usi possibili.

Bot for dummies

Quanto a Messenger, durante F8 Conference il papà di Facebook ha anche annunciato la creazione di un kit per consentire agli sviluppatori delle aziende di sviluppare bot da integrare all’interno della piattaforma per aiutare gli utenti a comprare, prenotare, viaggiare, informarsi attraverso l’app.

Scenari

I bot faciliteranno l’integrazione fra varie applicazioni. L’obiettivo è di creare un sistema in cui le info saranno accessibili da un solo strumento, senza la necessità per l’utente di aprire decine di applicazioni. Anche se l’85% del tempo gli utenti lo trascorrono sulle app del loro mobile, è anche vero che ne usano solo una minima parte.  Con gli store sempre più pieni e utenti meno inclini a scaricare nuove applicazioni i bot e altre soluzioni come le Instant app di Google, sono sempre più necessarie. Lo hanno capito i big dell’hitech. Anche Microsoft, per esempio, sta sviluppando bot che saranno adottati nelle future versioni di Skype.