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Pensano poco al loro futuro finanziario, non sanno osare, vivono (a volte) una vita al di sopra dei loro mezzi. Sono tanti gli errori che commettono i millennials nella gestione dei loro soldi e negli investimenti, secondo un’indagine di Cnbc e le riflessioni di The Wall Street Journal e Time (oltre quelle nostre). Quali sono gli “epic fail” dei millennials quando (non) pensano alle proprie tasche?

1. Chi non risica…

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Secondo The Wall Street Journal la prima parte di vita di un adulto, quello che va dai 20 anni in su, dovrebbe essere dedicata agli investimenti. Invece i 20enni di oggi “non sanno prendersi abbastanza rischi e quindi non beneficeranno di grandi ritorni”, spiega al quotidiano americano, Lindsay Larson, docente di finanza della Georgia Southern University. Il team di Larson ha analizzato i profili di un gruppo di 100 millennials ed è emerso che la maggioranza delle persone intervistate quando si tratta di risparmiare optano per fondi, come quelli pensionistici, con pochi rischi e quindi meno ritorni.

In realtà secondo gli esperti del giornale di finanza, la soluzione migliore è quella di scegliere investimenti che sono rischiosi all’inizio e che poi diventano più “conservativi” nel tempo.

2. Lo “spettro” della finanza

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Secondo il Time il peggiore errore dei millennials nella gestione delle finanze è la paura che li fa optare per “parcheggiare” i soldi in una banca, con alcuni strumenti a basso rischio, invece di provare a investire in più validi prodotti finanziari. Per supportare la sua tesi cita gli studi di una ricerca realizzata da Bankrate.com sulle abitudini di risparmio dei millennials: «Il 38% degli intervistati sotto i 30 anni, quelli cioè che possono beneficiare di investimenti in titoli con una prospettiva sul lungo periodo, e al contrario, essere danneggiati dall’inflazione, preferisce conservare i loro soldi in cash», svela il Time.

3. Chi tardi arriva, mal…

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CNBC invece sottolinea come i millennials tendano a investire troppo tardi sul mercato azionario. Il problema è generato soprattutto da un “analfabetismo finanziario” e dalla paura dell’incapacità dei giovani di aspettare per ottenere risultati. Lo conferma uno studio della University of Colorado. “Quello che lega i millennials quando si tratta di prendere decisioni per il loro futuro finanziario è proprio l’impazienza”. Un attitudine che li porta a cambiare continuamente lavoro e ad esporsi a maggiori rischi finanziari per il futuro. E invece come spiega CNBC: «Il tempo è il tuo migliore amico. E devi utilizzarlo per sfruttare tutti i vantaggi degli interessi composti. Più presto inizi a investire, più fari crescere i tuoi soldi»

4. Alzi la mano chi crede nella pensione?

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Come sappiamo, l’Inps non è più in grado di assicurare una pensione adeguata ai lavoratori di oggi, specie ai più giovani. Tuttavia, i millennials non pensano di rivolgersi al sistema pensionistico complementare poiché spesso non sanno scegliere la tipologia di investimento più adatto alle loro tasche. O perché hanno paura di giocarsi la pensione “alla roulette”. Ci sono diverse possibilità come il PIP, forma pensionistica individuale realizzata sottoscrivendo contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziale.  Questo tipo di investimento gode di vantaggi in termini fiscali. E il PAC, i piani di accumulo che consentono a chiunque di investire i propri risparmi con piccoli versamenti periodici in fondi comuni o ETF. I vantaggi? Consentono di diversificare e gestire al meglio la volatilità dei mercati finanziari.

5. La favola della cicala e la formica

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Secondo The Wall Street Journal un altro degli errori più gravi commessi dai millennials nella gestione delle loro finanze è quello di non conservare soldi per eventuali necessità. Nella vita possono esserci sempre delle spese improvvise ed essere stati previdenti può azzerare lo stress che si prova quando ci sono soldi da spendere subito e non si sa poi cosa inventarsi per affrontare le spese di tutti i giorni.  CNBC stila una lista di 15 consigli utili per risparmiare, qui per leggerla.

6. Ha successo chi sa chiedere aiuto

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I millennials sono chiamati anche la DIYer generation,  ovvero la generazione che preferisce fare le cose da soli, senza interpellare intermediari e consulenti.  La Rete ha permesso tutto ciò: l’abilità di navigare e di trovare tutte le informazioni di cui si ha bisogno da soli ha acuito quest’attitudine. Anche se è sicuramente è una qualità, quella di ingegnarsi per trovare soluzioni senza l’aiuto degli altri, in campo finanziario può rivelarsi, tuttavia, un grosso limite, secondo CNBC.

7. Ma ‘ndò vai se i soldi non ce l’hai…

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Secondo Cnbc molti millennials tendono ad avere troppa fretta a modificare il loro stile di vita quando guadagnano più soldi.  Appena ottengono una promozione o scalano la “piramide sociale” investono in auto, case e viaggi: «Non abbiate fretta di modificare il vostro stile di vita, datevi come obiettivo di risparmiare sempre il 20% delle vostro salario, anche se aumenterà nel tempo».