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L’elezione di Donald Trump, Brexit, il calo di investimenti, Londra che potrebbe perdere lo scettro di regina del fintech. Il 2016 della finanza tecnologica ha lasciato in eredità tanti spunti di riflessione, alcuni successi memorabili (come il round più grosso di sempre). E l’amaro in bocca di unicorni che poteva essere tali e poi sono crollati clamorosamente, vedi il caso Powa. Cosa ci riserverà il 2017, presto per dirlo, ma ci sono già startup che sono destinate a far parlare di loro nel nuovo anno.

FastCompany spiega quali sono le 5 fintech che domineranno la scena. Conosciamole insieme.

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Metromile

Metromile abbiamo già imparato a conoscerla qualche mese fa su SmartMoney. La startup, che vuole rottamare il mondo assicurativo, ha raccolto  191,5 milioni di dollari in un solo round di investimento. Gli investitori sono big company, venture e personaggi celebri come Mark Cuban. Come funziona? Metromile ha ideato un sistema che ti fa pagare solo per i chilometri che percorri grazie a un’app e a un dispositivo IoT per la misurazione. Il cliente che stipula un’assicurazione con l’azienda paga un canone fisso di 30 dollari mensili, a cui va aggiunto un costo mensile calcolato sulla base delle miglia percorse: 500 miglia (poco più di 800km) a 3,2 centesimi di dollaro a miglia. Le misurazioni avvengono grazie a un dispostivo wireless, chiamato Metromile Pulse, che viene installato nel veicolo. Completa il tutto un’app dove l’utente viene a conoscenza in tempo reale dela cifra che sarà destinata a pagare.Il Ceo è Dan Peterson, ex sviluppatore di software per Google.

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Cadre

Già da diversi anni l’hitech è entrato nel settore immobiliare. Sono nate piattaforme che mettono in contatto investitori e agenti immobiliari. Alcune di queste hanno ottenuto successi e round (Compass con 75 milioni di dollari), OpenDoor (200 milioni). Mentre allo stesso tempo sono nati siti di crowdfunding immobiliare, come Sharestates, che hanno superato i 230 milioni di dollari di progetti finanziati. Ma l’attenzione degli analisti di FastCompany si concentra su Cadre, startup che mette insieme investitori top del settore immobiliare per finanziare grossi affari. Il Ceo è Ryan Williams, 28enne, con studi a Harvard, il quale per creare l’azienda è andato a caccia di talenti da Google, Facebook e Square. Attualmente la startup può contare su in inventario del valore di 500 milioni di dollari. I vantaggi del sistema? Per i venditori rappresenta l’opportunità di fare affari in modo veloce ed economico. L’unico ostacolo l’accettazione della proprietà (solo l’1% delle proposte vengono poi inserite sul sito). La visione della startup è avvicinare il funzionamento del mercato immobiliare a quello borsistico. Gli investitori possono comprare delle quote di una proprietà e rivenderle poi in qualsiasi momento. La startup ha raccolto finora 68 milioni di dollari dal fondo di Peter Thiel, Goldman Sachs e dal fondatore di Alibaba, Jack Ma.

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Stash

Sono tante le startup che ti consentono di gestire i tuoi risparmi via smartphone. Di alcune delle più interessanti ne abbiamo parlato in questi mesi. Qui la storia di RobinHood, e qui quella di  Betterment. L’ultima novità in materia è Stash, app che può già contare su un bacino di 300mila utenti. Stash dà l’opportunità agli utenti di investire cifre minime, a partire da 5 dollari, sulla base delle loro disponibilità e dei loro valori. L’app punta decisamente al mercato dei millennials, lo dimostra anche la scelta dei nomi dei portafogli di investimento, da “Roll With Buffett” a “Social Media Mania”. La startup è riuscita a raccogliere 25 milioni di dollari a metà dicembre dello scroso anno. L’investimento è stato guidato dal fondo Valar Ventures. Il Ceo dell’azienda è Brandon Krieg, con esperienze come partner di banche di investimento,  Senahill Partners.

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Tilt

Tilt “è un social network costruito intorno ai soldi”. L’idea di James Beshara che ha costruito un business che mette insieme pagamenti peer-to-peer, crowdfunding e  “Event Brite”, tutti sotto uno stesso tetto. Il social punta soprattutto a un pubblico di giovanissimi, soprattutto studenti dei college: «Tilt è il miglior modo per raccogliere, finanziare e vendere alla tua community», spiega il Ceo James Beshara, già nominato tra i migliori imprenditori under 30 da Forbes e Inc Magazine. Il social ha raccolto finora 62 milioni di dollari, con i quali punta a battere il suo concorrente più temibile sul mercato, Venmo. Entrambe le piattaforme puntano a un pubblico di un’età compresa tra i 18 e i 24 anni.

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Cross River Bank

La startup si occupa di offrire finanziamenti alle neoimprese più promettenti della Silicon Valley, soprattutto nel settore fintech. Rispetto alle banche tradizionali, rende più facili e veloci gli investimenti, adattandoli ai ritmi veloci di crescita di una startup. Il Ceo, Gilles Gade, ha una grande esperienza nel mondo finanziario, ex manager per Barclays Capital, ha lavorato in diversi società di mutui e investimenti. Recentemente ha raccolto round per 28 milioni di dollari, parte dei soldi è confluita per finanziare startup fintech come Affirm (qui raccontiamo la storia), ma anche progetti come il Google Wallet.

Tra gli investitori pezzi da novanta della Silicon come, il fondo Andreessen Horowitz.