Dopo l’America, anche l’Europa sta puntando sempre di più al trasporto pubblico “intelligente”. Se negli Usa la tecnologia dei veicoli che si guidano da soli è già a uno stadio piuttosto avanzato, con camion che già fanno consegne in modalità self-drive, in Europa il settore è ancora in fase di test. Tuttavia, alcuni paesi europei hanno messo l’acceleratore sui veicoli self-drive soprattutto per migliorare il settore cruciale dei mezzi pubblici. Una prova estiva l’ha fatta l’Estonia: a Tallin per tutto il periodo estivo hanno avviato la sperimentazione di due autobus senza conducente che trasportano turisti e cittadini per le strade del centro.
La navetta senza conducente (o quasi)
La Repubblica Baltica sta usando gli “Easy Mile”, mini bus di provenienza francese, sempre per il trasporto pubblico. Il costo dei due autobus che Tallin ha messo in circolazione è di circa 100mila euro, due terzi dei quali sono stati finanziati da privati (tra cui Guardtime, Tallink, Microsoft Eesti). Le due navette senza conducente saranno posizionate sulla linea del tram fino alla fine di agosto, e potranno portare 8 passeggeri alla volta.
Anche se il mini bus è autonomo, a bordo ci sarà comunque un conducente responsabile del veicolo, in quanto la legge ancora non permette la circolazione di trasporti privi di personale.
Ma sopra gli Easy Mile, questi conducenti saranno solo i “presentatori” delle navette, in quanto non dovranno mettersi alla guida. L’Estonia ha cominciato a testare veicoli self driving già da marzo, ma sempre con del personale presente a bordo.
I mini bus francesi già attivi in altre città
L’Estonia è solo l’ultimo dei paesi europei che hanno cominciato a sperimentare il trasporto pubblico self-driving. La scorsa estate è stata la volta della Finlandia che, sempre per il periodo estivo, ha testato gli Easy Mile per le strate di Helsinky, mentre la Francia ha portato le navette elettriche e senza conducente a Parigi lo scorso gennaio. Gli Easy Mile sono l’esempio di un approccio alla mobilità più green, lento (per ora) ma anche molto semplice e sicuro. Anche il Regno Unito si è mosso per trovare soluzioni al traffico infernale che attanaglia Londra, ma mentre a Parigi, Tallin e Helsinky i cittadini hanno già avuto l’ebbrezza di potersi servire di un veicolo self-driving, i “londoners” dovranno attendere ancora un po’ perché la tecnologia è ancora in fase di test: nella capitale, infatti, è in prova da aprile uno shuttle che percorre una rotta di due chilometri nella zona di Greenwich. In Italia sperimentazioni di navette a guida autonoma sono state fatte in Sardegna nel 2014, quando sul lungomare di Oristano sono state messe alla prova le navette di City Mobil 2, di produzione francese (Robosoft).