<div class="at-above-post addthis_tool" data-url="https://cybersecurity-admin.startupitalia.eu/62464-20190330-world-backup-day-10-consigli-per-salvare-i-propri-dati"></div><p><strong>Il lavoro di una vita in fumo</strong>. Informazioni essenziali, gigabyte di documenti, foto, ricordi, tabelle, numeri, progetti di lavoro, messaggi, video, presentazioni e così via. Per non parlare di chi ci lavora, come professionisti, imprese, aziende. Il 31 marzo si celebra il <a href="http://www.worldbackupday.com/it/" target="_blank" rel="noopener"><strong>World Backup Day</strong></a>, una giornata dedicata all’importanza di mettere al sicuro e salvare questa <strong>miniera di dati</strong> da virus, furti e guasti che potrebbero volatilizzare sotto gli occhi quell’inestimabile patrimonio personale.</p>
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<h2>Uno su tre non ha mai fatto un backup</h2>
<p>In fondo <strong>effettuare un <a href="https://cybersecurity-admin.startupitalia.eu/62356-20190214-attacco-informatico-catastrofico-vfemail-cancellati-tutti-dati-dei-consumatori-americani">backup</a></strong>, ovvero realizzare una <strong>copia di sicurezza</strong> dei propri file su un supporto remoto, in cloud o fisico, è una procedura semplice, ma spesso ignorata dai più: nel mondo infatti vengono generati ogni anno più di <strong>1,8 zettabyte di file</strong>. Eppure quasi <strong>il 30% delle persone non ha mai realizzato, nemmeno una volta, una copia di backup di questi dati</strong><sup>. </sup>Lo dicono i dati della ricerca “<em>Extracting Value from Chaos</em>” firmata da Idc.</p>
<p>&nbsp;</p>
<h2>Il vademecum degli specialisti</h2>
<p>Per questo, con i consigli di alcune sigle specializzate, per esempio <strong>Ermes Cyber Security, Veritas Technology </strong>e<strong> Aruba</strong>, abbiamo provato a partorire un decalogo. Una serie di indicazioni chiare e semplici per realizzare un backup: “<em>Gran parte della nostra vita si trova ormai <strong>archiviata in server o hard disk</strong> ma può capitare che i propri dispositivi si rompano o vengano smarriti, rubati, infettati da virus &#8211; </em>spiega <strong>Hassan</strong> <strong>Metwalley</strong>, fondatore di <strong>Ermes Cyber Security</strong>, startup nata come spin-off del Politecnico di Torino &#8211; n<em>el caso di aziende, questi eventi rappresentano un danno molto grave sia dal punto di vista economico (con il rischio di veder cancellati mesi interi di lavoro) che d’immagine: per questo è più che mai necessario realizzare regolarmente copie di backup in cui poter mettere al sicuro i propri dati</em>”.</p>
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<h2>1 &#8211; <strong>Salva i dati 3 volte</strong></h2>
<p>I dati dovrebbero essere <strong>salvati tre volte</strong>: la prima nel dispositivo che si utilizza di solito e le altre due su dispositivi di archiviazione separati. In questo modo si avrà sempre almeno una memoria recuperabile.</p>
<p>&nbsp;</p>
<h2><strong>2 &#8211; Usa due diversi supporti</strong></h2>
<p>Per fare i backup è consigliabile <strong>utilizzare 2 diverse tecnologie</strong>, quindi due tipi di dispositivi diversi (per esempio un hard disk + drive Usb), per ridurre la possibilità di perdere i propri dati qualora, ad esempio, una partita di hard disk risultasse avere dei problemi di fabbrica. Inoltre, <strong>uno dei dispositivi </strong>di archiviazione andrebbe preferibilmente collocato <strong>lontano dal principale</strong>, per evitare che un furto o un incendio impediscano di accedere ad entrambi i backup.</p>
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<h2><strong>3 &#8211; Fidati della nuvola</strong></h2>
<p>Oltre al backup locale su memorie esterne, l’ideale sarebbe realizzare uno dei tre backup su <strong>piattaforme cloud online</strong>, come ad esempio <strong>Dropbox, Drive, iCloud</strong>: non sono vincolate ad un singolo dispositivo e permettono di recuperare i dati anche da remoto.</p>
<p>&nbsp;</p>
<h2><strong>4 &#8211; Cripta dove possibile e scegli password complesse</strong></h2>
<p>Sia per criptare i backup su supporti fisici che &#8211; soprattutto &#8211; per proteggere gli account delle piattaforme cloud, è bene impostare delle <strong>password sufficientemente complesse</strong> utilizzando dagli 8 ai 10 caratteri, lettere maiuscole e minuscoli, numeri e caratteri speciali e così via.</p>
<p>&nbsp;</p>
<h2><strong>5 &#8211; Fai test per il ripristino dei dati</strong></h2>
<p>Alla regola 3-2-1 è possibile aggiungere anche la <strong>regola zero</strong>, che sta per “zero errori”. Fare un backup non basta infatti per stare tranquilli. Bisogna anche verificare che questi siano andati a buon fine e che non contengano, appunto, errori di trascrizione e memorizzazione. Il salvataggio dei dati, specialmente se effettuato con software ad hoc, difficilmente non va a buon fine, al contrario è proprio il <strong>ripristino</strong> degli stessi che può dare problemi. Sempre meglio fare dei test prima di pentirsi della propria superficialità.</p>
<p>&nbsp;</p>
<h2><strong>6 &#8211; Lascia il lavoro sporco ai computer</strong></h2>
<p>Fare il backup manualmente di grandi quantità di dati è un lavoro impegnativo, frustrante e che porta via una montagna di tempo. Per questo è meglio<strong> affidarsi a software i</strong>n grado di effettuare i salvataggi per noi con cadenza regolare. Questi software sono in grado di copiare dati in modo invisibile, lavorando in background, e spesso in modo incrementale, ovvero senza la necessità di salvare ogni volta tutti i dati in nostro possesso ma semplicemente aggiornando gli archivi con le modifiche più recenti. Si possono impostare i backup su base oraria, giornaliera, settimanale o mensile, minimizzando l’uso della banda per non interferire con le altre operazioni quotidiane.</p>
<p>&nbsp;</p>
<h2><strong>7 &#8211; Non risparmiare</strong></h2>
<p>Non è il caso di puntare al risparmio quando in ballo c’è il lavoro di una vita. Evita quindi supporti che si deteriorano facilmente con il passare del tempo, come cd o Blu-Ray, e scegli invece<strong> un hard disk di ultima generazione</strong>, magari allo stato solido o anche una pendrive, ponendo attenzione anche a scegliere marche affidabili.</p>
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<h2><strong>8 &#8211; Non rimandare</strong></h2>
<p>Il consiglio più importante per quanto riguarda i backup è quello di <strong>non rimandare a domani quello che puoi fare oggi</strong>, che è il primo vizio in questo tipo di incombenze. Per quanto costosi e ben costruiti, i computer restano delle macchine e, in quanto tali, vittima del tempo, di difetti e di bug. Se state lavorando a un progetto importante o semplicemente avete appena finito di riordinare le foto delle vostre vacanze, il miglior momento per effettuare un backup resta sempre oggi.</p>
<p>&nbsp;</p>
<h2><strong>9 &#8211; Applicare la protezione dei dati su tutti i carichi di lavoro</strong></h2>
<p>I dati stanno crescendo rapidamente e come abbiamo visto diventano sempre più distribuiti tra cloud, ambienti virtuali e piattaforme. La <strong>protezione unificata</strong> dei dati è l’unico modo in cui la vostra organizzazione IT può fornire i livelli di servizio richiesti con costi e rischi limitati, sia che i dati risiedano <em>on-premise</em> o nel cloud.</p>
<p>&nbsp;</p>
<h2>10 &#8211; Creare un&#8217;istantanea della propria macchina virtuale</h2>
<p>Una strategia efficace di <span class="il">backup</span> consiste nel creare un&#8217;istantanea della propria macchina virtuale (Snapshot). Contrariamente a un <span class="il">backup</span> completo, non si ha bisogno di bloccare i servizi per impedire la modifica dei dati durante la procedura. In questo modo, si ha sempre a disposizione un punto di ripristino<u></u><u></u></p>
<div class="at-below-post addthis_tool" data-url="https://cybersecurity-admin.startupitalia.eu/62464-20190330-world-backup-day-10-consigli-per-salvare-i-propri-dati"></div>

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