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A Piacenza il primo liceo phonefree: “Intento pedagogico, non punitivo”

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A Piacenza il primo liceo phonefree: “Intento pedagogico, non punitivo”

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Il liceo San Benedetto è il primo in Italia a dotarsi di un sistema di sicurezza anti-cellulare. Abbiamo sentito la vice preside

Il liceo San Benedetto è il primo in Italia a dotarsi di un sistema di sicurezza anti-cellulare. Abbiamo sentito la vice preside

Scuola
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Andrea Carlino
18 set 2018

Il Liceo scientifico con indirizzo sportivo “San Benedetto” di Piacenza all’avanguardia in Italia. L’istituto sarà la prima scuola “phonefree” sul territorio nazionale. Il 17 settembre è stato presentato l’innovativo sistema di sicurezza anti-cellulare dedicato alla scuola.

Il liceo piacentino è il primo in Italia a dotarsi di questa tecnologia già sperimentata con successo in tanti college americani.

Cosa prevede il dispositivo? Ci sarà una semplicissima e funzionale custodia morbida – una tasca appunto – in cui riporre il proprio cellulare, e richiede una base sbloccante per l’apertura, custodita dall’insegnante.

Quando gli studenti entreranno in classe, dovranno riporre il proprio dispositivo ciascuno nell’apposita custodia Yondr che verrà subito bloccata dal docente della prima ora.

Potranno tenerla vicino a sé tutto il tempo, ma non potranno aprirla fino a che non verrà sbloccata al termine delle lezioni, ricreazione compresa.

Negli Stati Uniti, la sperimentazione oltreoceano si è dimostrata utile soprattutto per la rieducazione alla socialità dei teen-ager, che spesso si isolano anche nel contesto scolastico. La soluzione è stata pensata anche per indurre ad un uso più consapevole delle tecnologie mobili, che spesso sono anche lesive della nostra privacy.

Il sistema potrebbe essere usato anche in altri settori: dai tribunali ai teatri, ai musei e gli ospedali. Infatti le tasche Yondr, prodotte da un’azienda statunitense, sono utilizzate in centinaia di scuole nel mondo, ma anche a concerti e altri spettacoli, in tribunali, ai matrimoni o eventi dedicati ai bambini.

Reazioni discordanti

Gli studenti dell’istituto non sembrano tutti entusiasti “E’ terribile, ci sentiamo tagliati fuori dal mondo”, commentano alcuni ragazzi a La Repubblica, mentre altri hanno accolto con maggiore positività la novità.

A StartupItalia! interviene la vice-preside dell’Istituto, Ilaria Tiberio: “Non vogliamo punire i nostri studenti, è una questione pedagogica e vogliamo insegnargli a guardare in alto e a parlare tra di loro”.

 

Quando avete scoperto le tasche Yondr?

Si tratta di un percorso avviato sei mesi fa. Negli Stati Uniti è molto utilizzato nei concerti e negli spettacoli dei comici per evitare che il pubblico riprenda o che altri comici possano “copiare” le battute. Un modo per salvaguardare il diritto d’autore. Non solo, però, nei luoghi, ma anche in tante scuole americane. In Europa, però, la situazione non decolla con ancora pochi istituti tra Inghilterra e Francia.

 

Come sono andati i primi giorni

Beh il primo giorno è stato un po’ complicato, ma la risposta dei ragazzi è stata sostanzialmente positiva. Qualcuno ha riposto il cellulare con malavoglia, altri, invece, erano più entusiasti. Mi sembra normale. Negli scorsi mesi avevamo preparato adeguamente gli studenti alla novità. Dopo la fine del primo quadrimestre faremo il punto della situazione.

 

La misura sarà valida anche per i docenti?

Nell’idea del preside anche i professori verranno coinvolti. Al momento, però, la misura è in stand-by, ma dopo la misura sarà estesa a tutti. Con le dovute attenzioni e con una formazione del personale che molte volte, non essendo nativo digitale, ha più difficoltà

Tags: #CELLULARI #ISTITUTO-SAN-BENEDETTO #TECNOLOGIA
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