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Sono cinque i brevetti destinati a cambiare la storia del payment, secondo gli analisti di PaymentsSource.  In quest’articolo li analizziamo uno per uno per capire perché potrebbero essere così disruptive per il settore.

Pagamento con impronta – Amazon

“Palm Print Hand Wave Transaction”: in sostanza dei punti di pagamento fisici, installati nei negozi. Come funzioneranno? In buona sostanza, il cliente legherà la sua impronta a una carta per un primo pagamento, l’impronta verrà poi conservata per pagamenti successivi. A differenza di altri sistemi che rischiano di essere poco igienici, l’utente non dovrà appoggiare il dito sulle barriere poste all’uscita del negozio, ma potrà effettuare il pagamento grazie a un sistema di telecamere a raggi infrarossi.  Secondo alcune indiscrezioni di CNBC, Amazon ha già parlato con Visa e Mastercard, e con altri istituti finanziari, per vendere la tecnologia. Anche se i dubbi permangono. Cosa succede, per esempio, con un dito umido o bagnato? Quello che è sicuro è che il sistema è destinato a produrre una mole di dati per nutrire il cloud di Amazon. 

Payment

Trasferimenti cripto verso fiat  – Square

Square, la fintech di Jack Dorsey (già Ceo di Twitter) ha recentemente lanciato il brevetto di un sistema di pagamento che permetterà ai commercianti di accettare pagamenti fiat, per poi convertirli nella forma di valuta digitale che vogliono (leggasi criptovalute). Se davvero riuscisse nel suo intento Dorsey e il suo team diventerebbero un player fondamentale nel mondo crypto, dando una spinta decisiva all’adozione di massa di bitcoin e affini, che oggi è ancora lungi da venire. 

Secondo Square, il pagatore potrà usare qualsiasi valuta, così come il destinatario potrà convertirla nella valuta che più desidera, con un network che sarà  garanzia dello scambio in tempo reale.  Risolverebbe così uno dei problemi dei bitcoin: la lunghezza dei tempi delle transazioni.  Qui il brevetto completo. 

Il coin dei supermercati – Walmart 

Non solo Libra. Anche Walmart, la celebre catena di negozi statunitense, ha lanciato un brevetto per creare una sua criptovaluta, una stablecoin (cripto che sono ancorate a risorse “stabili”, come l’oro, il dollaro o altre monete fiat).  Secondo il brevetto, la valuta digitale servirà a comprare prodotti della catena, per favorire la fidelizzazione dei clienti. 

Mentre c’è un secondo uso più interessante, la possibilità di funzionare come una microbanca, con gli utenti, soprattutto gli “emarginati dal sistema bancario, i cosiddetti “unbanked”, che potranno depositare i loro coin presso un retailer e ottenere degli interessi. 

Wallet multi-firma – Bank of America

Un “Multi-Tiered Digital Wallet Security” è invece l’idea di Bank of America. Il brevetto è un wallet digitale, con il quale gli utenti potranno salvare le loro monete digitali, utilizzando una chiave diversa per ognuno dei loro asset. 

Va immaginato come un wallet multifirma che usa diverse password per aprire un wallet, in modo da aumentare la sicurezza. 

Nel brevetto, che puoi leggere qui, si spiega come i wallet oggi siano poco sicuri, che l’utilizzo delle chiavi private non è sufficiente per garantire la protezione dei dati dei possessori e allontanare il rischio di furti o frodi.

Guarda e compra  – Paypal

Secondo gli esperti di PaymentsSource è giunto il momento per lanciare un brevetto che PayPal ha depositato due anni fa. Il tema è l’AR payment, il pagamento unito alla realtà aumentata, un’unione di tecnologie che potrebbe un domani rendere possibile il “guarda e compra”: trovarsi, per esempio, di fronte alla locandina di un film per strada e poter comprare il biglietto semplicemente guardandola e seguendo pochi passaggi, grazie a smart glasses e realtà aumentata.

“L’acquisto a prima vista” sarebbe solo una delle novità di una tecnologia che rivoluziona lo shopping a distanza e che oggi è diventata di uso più comune, grazie a player come Alibaba, Ikea o Amazon.