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Dentro l’uovo la startup bio. La battaglia di Mamma Cocca contro gli allevamenti intensivi

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Il pollaio di Alberto Boccato conta 200 galline che producono uova ricche di Omega 3 destinate, in particolar modo, a future mamme e bambini. «Non diamo antibiotici e abbiamo brevettato un mangime unico»

Il pollaio di Alberto Boccato conta 200 galline che producono uova ricche di Omega 3 destinate, in particolar modo, a future mamme e bambini. «Non diamo antibiotici e abbiamo brevettato un mangime unico»

Food Tech
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Chiara Buratti
9 apr 2023

Secondo la Banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica, gli allevamenti intensivi in Italia sono quasi 400mila. In particolar modo si trovano in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. La Lombardia detiene due primati: è la regione con il maggior numero di bovini (1,5 milioni di animali e 15mila aziende) e di maiali (oltre quattro milioni, circa la metà del totale nazionale). Non sono da meno le altre regioni: il Veneto conta il maggior numero di polli e galline, circa 39 milioni, seguito da Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Abbandonare questo tipo di allevamenti per il benessere di animali e persone è un tema da tempo sotto i riflettori dei media e non solo. Sono sempre di più le associazioni che si battono per i diritti degli animali. Ma c’è chi, nel suo piccolo, prova a fare qualcosa per invertire la rotta, come Mamma Cocca, startup innovativa nata in provincia di Rovigo e guidata da Alberto Boccato che ha da poco avviato la vendita delle uova. Uova che sono “speciali” perché ricche di Omega 3. Abbiamo chiesto ad Alberto come è nata l’idea e che cosa contraddistingue la sua produzione.

Leggi anche: Ho un insetto nel mio piatto e non mi dispiace. I grilli saranno il cibo del futuro?

Alberto, quando nasce Mamma Cocca?
Sono cresciuto nei campi agricoli insieme ai miei genitori e ai miei fratelli che coltivavano cereali e producevano salumi da maiali allevati allo stato brado. Hanno sempre avuto una piccola aia con le galline, pertanto questo ambiente è sempre stato per me familiare. Ho sentito, però, il bisogno di intraprendere una strada differente, diventando prima chef e poi scegliendo come percorso universitario Economia Internazionale, che mi ha portato a ricoprire il ruolo di manager, ma la passione per la vita da campagna mi è sempre rimasta dentro. Sono partito con 200 galline anche se il percorso è stato molto complesso; lo studio è durato più di due anni e le insidie burocratiche non sono state poche, ma non mi sono mai arreso.

Alberto Boccato, Mamma Cocca

Poi cosa è successo?
Ho studiato molto il mercato e le richieste da parte dei rivenditori, che attualmente non riusciamo a soddisfare a pieno perché vendiamo tutto. Le nostre uova sono un prodotto molto richiesto e cerco sempre di migliorare il mio lavoro soprattutto conoscendo i clienti per capire come affinare le tecniche di vendita.

Come vengono allevate le galline di Mamma Cocca?
Si tratta di un allevamento free range, senza l’utilizzo di antibiotici. La startup detiene il brevetto sulla formulazione del mangime che conferisce questa concentrazione di Omega 3 nelle uova delle nostre galline. In particolar modo, ho studiato per loro una dieta personalizzata, arricchita con semi naturali eduli, che derivano proprio dai campi agricoli della famiglia: questo ha permesso di eliminare dal mangime l’olio di soia e di ridurre drasticamente la farina di soia, che è particolarmente inquinante, con un contributo positivo – dunque – anche in termini di sostenibilità ambientale.

Che cosa hanno di speciale queste uova?
Contengono sostanze nutritive fondamentali per la salute dell’organismo provenienti da galline allevate all’aperto con un’alimentazione personalizzata che è il frutto di anni di ricerca e di collaborazioni con enti universitari del territorio, ottenute secondo processi che mirano sempre più a tutelare la sostenibilità ambientale. Le uova sono raccolte a mano una ad una, a riprova della genuinità dell’intero processo di produzione, e si possono acquistare all’interno del circuito Campagna Amica del Veneto.

A chi le suggerisce in particolar modo?
Il target a cui si rivolge, in particolare, Mamma Cocca, sono le future mamme e i bambini, le donne in gravidanza e durante l’allattamento e gli adolescenti perché hanno molto bisogno di Omega 3. Per il momento vendiamo le nostre uova nel territorio limitrofo a Rovigo, perché puntiamo a garantire un prodotto extra fresco consegnato entro 9 giorni dalla deposizione.

Come è nato il nome della startup?
“Cocca” è l’appellativo con cui, da ragazzo, chiamavo mia mamma, perchè accudiva me e i miei fratelli, così come l’intera famiglia e i nostri animali, proprio come fa una chioccia. Mamma Cocca incarna proprio questi valori: la semplicità e la genuinità ma, al tempo stesso, la cura.

Quale è la mission e i prossimi obiettivi?
Divulgare la cultura del benessere e della sana crescita. Abbiamo anche iniziato un tour nelle scuole per aiutare i bambini a mangiare e crescere sani e poi vorremmo farci conoscere dai nutrizionisti. In un secondo step, creare prodotti alternativi e scalabili. Per farlo, però, servono fondi da investire – prima di tutto – in un ampliamento dell’allevamento e nella costruzione di un centro di imballaggio.

Tags: #ALBERTO-BOCCATO #ALLEVAMENTO #GALLINE #MAMMA-COCCA #OMEGA-3 #PASQUA
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