Il progetto di Giovanni De Lisi si aggiudica un appalto di 15 anni negli Stati Uniti. Ma non si ferma. Previsti accordi commerciali anche in Cina, Arabia Saudita e Francia e Kazakistan
Prima commessa record da 75 milioni per Greenrail. La startup di Giovanni De Lisi, che ha sviluppato una traversa ferroviaria ecosostenibile, si è aggiudicato il progetto negli Stati Uniti, per una durata di 15 anni. A riportarlo per primo il Sole24Ore. De Lisi, come scritto QUI, ha parlato di stime prudenziali per il contratto Usa e ha parlato anche di trattative aperte per 1800 miglia di rete. Ad acquistare è SafePower1, società creata da imprenditori e investitori Usa per produrre e commercializzare i prodotti Greenrail inizialmente in cinque stati: Illinois, Michigan, Indiana, Minnesota, Missouri e Wisconsin (un contratto del valore complessivo di circa 26 milioni di euro). Il mercato Usa potenzialmente può assorbire la produzione tra i 15 e i 25 milioni di traverse all’anno. Non solo Usa. Previsti accordi commerciali anche in Cina, Arabia Saudita e Francia e Kazakistan.
Impianto industriale
Da gennaio 2018 avrà inizio anche la progettazione dell’impianto industriale che entrerà in funzione a fine anno e che avrà una capacità produttiva sino a 600.000 traverse l’anno e un volume di riciclo superiore a 14.000 tonnellate di materiale riciclato l’anno, di cui più di 8.000 tonnellate di pneumatici riciclati e oltre 6.000 tonnellate di plastica riciclata.
Nuovi scenari per la mobilità sostenibile
«La firma di questo accordo è un importante traguardo che dimostra come l’Italia sia all’avanguardia nella progettazione, realizzazione e produzione di sistemi per l’industria ecosostenibile – ha dichiarato Giovanni De Lisi, founder e Presidente di Greenrail Group – la chiusura del primo accordo di licenza ci consente di avviare un nuovo percorso verso la creazione di un gruppo internazionale che mira a diventare leader mondiale del settore ma non solo, con questa operazione si aprono finalmente nuovi scenari per la mobilità sostenibile e per l’innovazione tecnologica in linea con i principi della Circular Economy».
Terreno fertile per produrre innovazione
Fondazione Politecnico collabora da anni con Greenrail per lo sviluppo del progetto: prima supportando l’azienda all’interno dell’Ateneo e inserendola nel percorso di accelerazione di PoliHub, poi individuando i finanziamenti europei Horizon 2020 che le hanno permesso di crescere ulteriormente per approdare oggi, meritatamente, al mercato internazionale.«Il successo di Greenrail – ha spiegato il Direttore di Fondazione Politecnico di Milano, Eugenio Gatti – conferma il valore dell’ambiente accademico come fucina di idee, come terreno fertile per produrre innovazione. Ospitata presso PoliHub, l’acceleratore d’impresa del Politecnico di Milano, e supportata dalle competenze dei Dipartimenti dell’ateneo, questa giovane azienda da tempo si distingue per la sua vivacità e intraprendenza. Non stupisce che il mercato americano, più reattivo, abbia dimostrato interesse per il suo potenziale, in un contesto, quello della mobilità, in grande evoluzione e centrale per le dinamiche di sviluppo socio economico». Per il Ceo di PoliHub, Stefano Mainetti «la notizia dell’accordo è una conferma della qualità del team di Greenrail. Le startup incubate in PoliHub fatturano in modo aggregato più di 26 milioni di euro. PoliHub si conferma quindi non solo un valido incubatore per avviare un’iniziativa imprenditoriale, ma il posto ideale per affrontare la difficile successiva fase di scale-up».
Solar
Ma c’è dell’altro. Grazie alla copertura esterna in plastica e gomma riciclata, è l’unica traversa al mondo che può integrare al suo interno dei sistemi tecnologici. Greenrail ha individuato e sviluppato il sistema di pannelli fotovoltaici, che verranno integrati sulla traversa montata normalmente, successivamente verranno cablate ed infine collegata da traversa a traversa per un circuito minimo di un chilometro. Il risultato è che la ferrovia diventa così un sistema attivo di produzione di energia
La traversa eco-sostenibile per l’alta velocità
In Italia ogni anno si consumano da un milione e mezzo a due milioni di traverse in calcestruzzo e tra 100 mila e 300 mila in legno. A breve, dovendo rinnovare le linee e con l’arrivo dell’alta velocità, il passaggio totale al calcestruzzo, a dispetto del legno, appare obbligatorio.