Il totale degli euro investiti tra gennaio e marzo è di circa 27 milioni, in diminuzione di circa il 41 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017 quando gli investimenti toccarono i 46,2 milioni
Sono 29 le operazioni di investimento in startup italiane registrate nel primo trimestre del 2018. Il totale degli euro investiti si aggira sui 27 milioni. Una cifra in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando le operazioni furono 29 per un totale di 46,2 milioni di euro. Se si considera che in questo calcolo abbiamo inserito anche le principali campagne di crowdfunding, il dato non risulta in ripresa rispetto al calo già registrato alla fine del 2017. La lista è stata elaborata a partire dai dati di StartupItalia! incrociati con quelli di Finsmes, Crunchbase e Crowdfundingbuzz e rivela una forte contrazione degli investimenti rispetto al primo trimestre del 2017 pari a -41 per cento.
Le principali campagne di crowdfunding
Le campagne di equity crowdfunding rappresentano uno strumento sempre più utilizzato dalle startup per finanziarsi che di solito consente il raggiungimento in breve tempo degli obiettivi fissati. È per questo che abbiamo deciso di includere queste iniziative nel calcolo complessivo degli investimenti in startup. Di seguito riportiamo un elenco dettagliato delle startup che hanno deciso di affidarsi a questo metodo con le date, le piattaforme utilizzate e la somma raccolta.
- La prima dell’anno è stata Bermat, la startup dell’automotive che il 7 gennaio ha chiuso una campagna di crowdfunding da 150mila euro su Mamacrowd.
- Winelivery ha ottenuto 400mila euro da 232 investitori. La campagna su Crowdfundme è stata chiusa in anticipo per overfunding e ha permesso alla startup milanese di arrivare anche a Torino con il suo servizio.
- SleepActa ha raccolto il 15 gennaio più di 190mila euro sulla piattaforma StarsUp.
- Coco ha chiuso il 15 gennaio una campagna di crowdfunding su Crowdfundme da 150mila euro a fronte dei 50mila euro fissati inizialmente come obiettivo.
- Il 16 gennaio la startup Dynamo ha chiuso una campagna di crowdfunding su StarsUp raccogliendo 225mila euro.
- Duecentomila euro per Start2Impact dalla campagna su 200Crowd, in overfunding del 200 per cento.
- Olzemusic, la piattaforma che consente di commentare canzoni e cantanti, ha ottenuto su Opstart 130mila euro il 7 febbraio.
- Su Mamacrowd nel mese di febbraio è stata Scloby, la startup che sostituisce con tablet e smartphone i registratori di cassa, ad ottenere 300mila euro.
- A febbraio su Mamacrowd si è chiusa anche la campagna di Socojars, attiva nel packaging alimentare. La startup ha raccolto circa 300mila euro.
- In pochi giorni anche Smart Domotics ha raggiunto il suo obiettivo su Crowdfundme. La campagna è stata chiusa in 15 giorni a 150mila euro.
- Più di 100mila euro per Salty il 18 febbraio su Crowdfundme.
- Il 18 febbraio si è chiusa con successo anche la campagna su Crowdfundme di Biorfarm, la startup che mette in comunicazione agricoltori bio e consumatori. Gli euro raccolti sono stati 300mila.
- Il 7 marzo si è chiusa la campagna su Mamacrowd di Club degli Investimenti 2. Si tratta di un portafoglio di 60 società selezionate in 5 anni col supporto dei migliori incubatori d’impresa italiani. La società ha raccolto 1,2 milioni di euro a fronte dei 200mila euro posti inizialmente come obiettivo. Si è trattato della maggiore raccolta di capitali registrata in Italia con il crowdfunding. I fondi dell’aumento di capitale verranno utilizzati per supportare le aziende partecipate.
- A marzo è stata la volta di SM(Y) Umbria che ha raccolto 120mila euro su wearestarting.it. Anche in questo caso la startup, che si occupa di diffondere le stazioni di ricarica per la mobilità elettrica, è andata in overfunding del 200 per cento.
- Più di 100mila euro su Opstart per DreAma il 24 marzo.
- Alla fine di marzo chiude anche la campagna su Mamacrowd di MAAM, la piattaforma sviluppata dalla startup Life Based Value che offre un programma digitale di formazione per i genitori. La cifra raccolta ha superato i 450mila euro.
I finanziamenti alle startup italiane all’estero
Rimangono invece fuori dal nostro calcolo i round delle startup con cuore italiano che, però, hanno deciso di spostare la loro sede all’estero. La prima azienda interessata è Depop che il 23 gennaio ha ottenuto un aumento di capitale da 20 milioni di dollari. Sede in Uk anche per Oval Money che ha chiuso una campagna di crowdfunding da 600mila sterline su Crowdcube in pochissimi giorni. Da segnalare sullo scenario internazionale anche l’accordo siglato da Greenrail con Indra per una collaborazione nell’innovazione ferroviaria che conferma il successo di Giovanni De Lisi e del suo team.
Tutti i round nel dettaglio
A questo punto non rimane che elencare nel dettaglio i round chiusi tra gennaio e marzo di quest’anno:
- Round da un milione di euro per Endu, la piattaforma dedicata agli sport outdoor il 22 gennaio. A partecipare diversi business angels e tre fondi di investimento: Boost Heroes di Fabio Cannavale, Capital B! e Borealis Tech Ventures.
- Il più grosso round del trimestre – 10 milioni di euro – l’ha chiuso brumbrum spa con United Ventures SGR il 23 gennaio. La startup è il principale rivenditore online di auto usate.
- Seed round da 120mila euro il 23 gennaio per Preskige, la startup che ha creato un’applicazione per scegliersi il maestro di sci. L’operazione è stata chiusa con un pool di business angel e advisor, tra cui Alberto Emprin, con la società 3LB Seed Capital e RestartAlp.
- Aumento di capitale di cui non è stato reso noto l’ammontare il 26 gennaio per Mida Più. La società ha trasferito il 2,7 per cento delle sue quote a un investitore asiatico.
- Il 29 gennaio Getmycar ha ottenuto un aumento di capitale da 2,5 milioni di euro con la partecipazione di Italglobal Partners e Boost Heroes.
- Il 7 febbraio DF Labs chiude un round da 3,5 milioni di dollari con Evolution Equity Partners.
- This is Not a Sushi Bar, startup milanese attiva nel food delivery, ha ottenuto 500mila euro il 7 febbraio.
- Un milione di euro il 15 febbraio per Moovenda con la partecipazione soprattutto di privati.
- Manet, startup attiva nel settore turistico e alberghiero, ha chiuso il 2 marzo un round da un milione di euro Lventure Group e Angel Partner Group.
- Finanziamento da 400mila euro il 13 marzo per Laila, il chatbot ideato da Carmine Pappagallo e Gianfranco Fedele che si è aggiudicato il bando Smart&Start di Invitalia.
- Seed funding da 450mila euro il 19 marzo per Metis Precision Medicine, startup torinese che si occupa di terapie oncologiche.
- Il 20 marzo la startup che ha proposto il primo modello di ristorante digitale in Italia, Foorban, ha chiuso un round da 1,5 milioni di euro.
- Seed round da 1,2 milioni di euro per Eatsready il 20 marzo.
- Seed round da 130mila euro per Ernesto.it il 26 marzo.