Hanno avviato una startup digitale nel settore automotive. E ora macinano numeri da capogiro: hanno accordi con il 90% delle case automobilistiche al mondo e vendono 100mila auto solo in Europa. Nel 2017 un round da 10 milioni di dollari. Intervista a Marco Marlia, a capo di MotorK, una delle dieci startup finaliste di StartupItalia! Open Summit 2017
Una sfida quasi impossibile. Di più, un’impresa titanica. Anche perché cosa c’è di più complesso che entrare in un settore tanto paludato come quello automobilistico, in crisi nonostante i numeri ancora alti che macina? Ecco, loro questi problemi non se li sono posti. Anzi, ripensandoci è proprio da quelle criticità che hanno individuato delle opportunità. Ma per ripensare un mercato come quello dell’auto bisogna essere visionari. E studiare tanto. «Il settore dell’automotive l’abbiamo proprio scelto. Era quello che pesava di più nell’economia reale, pur avendo poco o niente di digitale. Oggi in Europa si sta digitalizzando, ma c’è ancora tanta strada da fare. Ecco perché ci siamo noi», racconta Marco Marlia, CEO e co-founder di MotorK.
Questo 39enne salernitano di nascita e milanese di adozione, sposato con tre figli, ha trascorso buona parte della sua giovane vita in giro per il mondo, in Inghilterra soprattutto. «Papà viaggiava quando ero piccolo e io lo seguivo con la famiglia», ricorda. Poi gli studi di economia in Bocconi e la scelta del percorso imprenditoriale, quasi come una necessità. «Con uno dei miei soci attuali collaboravo già dagli anni universitari. Ma ho rinunciato alla finanza per la carriera nella tecnologia», precisa Marco, che ha messo in piedi l’azienda insieme a Fabio Gurgone, Marco de Michele e Tommaso Parisi.
Hanno ridato vita ad una storica fabbrica. E sono tra le top europee per il Financial Times
MotorK è un’azienda digitale europea che aiuta l’industria automobilistica a potenziare il proprio business attraverso una combinazione di competenze digitali, marketing online e grande esperienza tecnologica. «Abbiamo un obiettivo ambizioso: rivoluzionare il modo digitale in cui si creano, gestiscono e convertono i lead nel mondo automotive», precisa Marco.
Oggi MotorK è più che una semplice startup. Di fatto è una scaleup. Ma senza troppi annunci trionfalistici, veline o operazioni di marketing pseudo-virali. «Qui si lavora sodo e a volte per gli annunci non c’è quasi mai il tempo, si pensa subito alla prossima sfida».
MotorK è in Spagna, Francia, Germania, Turchia e presto approderà in Polonia. L’impresa ha fatturato 17 milioni di euro nel 2017 e ha un previsionale di crescita a 30 milioni di euro per i 2018.
Fondata nel 2010, è diventata rapidamente una delle aziende più importanti nello scenario del digital automotive, partner per oltre il 90% delle case automobilistiche attive sul mercato europeo. Nel 2017 l’annuncio di un finanziamento da parte di una cordata di investitori internazionali: 10 milioni di dollari, il più importante round ricevuto da un’azienda internet nata in Italia. «Sono i mentor perfetti per fare scaleup, li abbiamo scelti e ci hanno voluti». MotorK intanto negli ultimi tre anni è stata inserita nella prestigiosa classifica Deloitte Technology Fast500 EMEA per essere riuscita a combinare innovazione tecnologica, imprenditorialità e rapida crescita. Lo scorso anno poi è stata indicata tra le 10 startup finaliste di #SIOS17. E quest’anno è FT1000 del Financial Times, lista che premia le mille aziende europee con la crescita maggiore.
Lo staff è composto da oltre 320 professionisti. «In questo 2018 abbiamo già assunto tre persone a settimana. Perché raddoppiamo tutte le metriche di anno in anno. E il capitale umano è essenziale».