Sono anni che si parla dell’AGI, l’artificial general intelligence, ossia una Intelligenza artificiale mai vista finora, più intelligente di qualsiasi altro essere umano. Alcuni esperti hanno perfino suggerito che una simile tecnologia sia già pronta nei laboratori delle società all’avanguardia nel settore e che si aspetti soltanto il momento giusto per rilasciarla. Sam Altman, Ceo di OpenAI, nelle scorse ore ha pubblicato un post su X a riguardo assai vago.
L’Intelligenza artificiale più potente di OpenAI
«Un giorno, non molto lontano, qualcosa di più intelligente della persona più intelligente che conosci funzionerà su un dispositivo nella tua tasca, aiutandoti a fare tutto ciò che desideri. Questa è una cosa davvero notevole», ha scritto su X il Ceo di OpenAI. Nella corsa all’AGI e in generale sui prodotti di AI sono impegnate tutte le Big Tech americane.

I piani di Altman su AI e device
Poco dopo essere tornato alla Casa Bianca pure il presidente Trump si è mostrato interessato alla faccenda. Non è escluso che società come OpenAI siano state spinte dal tycoon a mostrargli le innovazioni di frontiera, tenendolo aggiornato prima di qualsiasi rilascio commerciale. Del resto Trump ha coinvolto Altman nel progetto Stargate da 500 miliardi di dollari. Ormai è noto che l’Intelligenza artificiale resta una materia di competizione globale con la Cina.

Il fatto che Altman abbia citato un device tascabile nel suo post rimanda a un’altra indiscrezione di cui si è discusso negli ultimi tempi. Da società che ha sviluppato software negli ultimi dieci anni, OpenAI si sta per buttare sugli hardware? L’imprenditore è anche il cofondatore di Tools for Humanity che ha lanciato di recente sul mercato World, una sfera tech che serve per tutelare l’identità digitale delle persone.
E non è tutto: mesi fa Jony Ive, nome storico di Apple, si è unito al team di OpenAI che ne ha acquisito la società di hardware io Products per 6,5 miliardi di dollari. Non sappiamo quale sarebbe un eventuale device partorito da questa partnership, nè se lo smartphone abbia o meno gli anni contati.