Le tendenze dell’ultimo anno hanno rivelato come il Franchising in Italia stia crescendo andando a caratterizzare sempre di più una scelta dei neoimprenditori che vogliono accedere al mondo dei servizi o del commercio con il supporto di un marchio forte e già conosciuto.
Secondo la definizione di franchising, si tratta di una formula contrattuale che consente a un imprenditore (affiliato) di utilizzare marchio, know-how e assistenza di un’azienda già consolidata (affiliante), in cambio di un corrispettivo economico. È proprio questa struttura che spiega perché il modello, in Italia, continui a crescere anche in contesti economici complessi.
Attualmente, il mercato del Franchising sta vivendo un periodo florido, infatti, secondo le analisi 2025 svolte da diversi istituti, che restituiscono un’immagine positiva con un comparto che è in grado di rafforzarsi in un contesto geopolitico complesso.
Nel corso del 2024, il Franchising ha chiuso con una crescita complessiva del 5,4% rispetto al 2023, con un giro d’affari complessivo che ha raggiunto i 35,8 miliardi di euro e con un aumento dei negozi in franchising aperti del 2,2% (fonte: LavoroeFranchising.com).
Inoltre, al momento in Italia sono attive un totale di 931 insegne, con un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati in cui molte catene avevano ridimensionato la propria rete.
Il franchising, dunque, non è soltanto una formula distributiva, ma si conferma un modello capace di coniugare imprenditorialità diffusa, occupazione e innovazione.
I settori trainanti e le nuove aree di sviluppo
Se guardiamo alla composizione del fatturato, la grande distribuzione organizzata continua a occupare il primo posto con 12,6 miliardi di euro, seguita dall’abbigliamento con 7,4 miliardi e dai servizi con 6,7 miliardi.
Ottimo anche l’andamento del settore della ristorazione, soprattutto in alcuni format innovativi come quello della ristorazione veloce, della ristorazione a tema salutistico, ma anche i format legati al benessere personale e i servizi digitali sono aree di crescita che attirano maggiormente l’attenzione degli investitori.
Il comparto food resta tra i più dinamici con le catene che propongono format fast casual, con attenzione alla qualità degli ingredienti e a menù bilanciati, stanno crescendo a doppia cifra. Non è più soltanto il prezzo competitivo a determinare il successo, ma la capacità di coniugare velocità e attenzione al benessere.
Dal food & beverage “healthy oriented” alle palestre boutique e ai centri estetici specializzati, fino alle agenzie che offrono consulenze digitali o soluzioni di marketing, si tratta di settori che intercettano nuove abitudini di consumo e rispondono a un bisogno sempre più diffuso di esperienze personalizzate.
Il comparto casa, invece, registra un arretramento del 1,4%, segnale di come la contrazione della spesa legata all’arredamento e al living stia incidendo anche sulle reti in affiliazione.
Il ruolo del digitale e dell’intelligenza artificiale
Un elemento che emerge nelle ultime tendenze, come riportato dal Sole24Ore è la trasformazione digitale delle catene in franchising. Secondo i dati, il 78% delle aziende ha già introdotto o introdurrà a breve strumenti di intelligenza artificiale generativa per attività di marketing e comunicazione.
Questo significa newsletter costruite in modo più dinamico, campagne social ottimizzate, customer care automatizzati, ma soprattutto la possibilità di modulare i messaggi in base al comportamento reale degli utenti.
Accanto al marketing, l’innovazione tocca processi interni come la logistica, la gestione dei magazzini e la produzione.
L’automazione diventa così un supporto operativo che libera risorse, riduce errori e consente agli affiliati di concentrarsi sul servizio al cliente.
È un passaggio culturale importante: non si tratta di sostituire la componente umana, ma di renderla più efficace grazie a strumenti che alleggeriscono i carichi ripetitivi.
Le strategie per attrarre nuovi clienti
Il franchising italiano ha compreso che la crescita non passa soltanto dall’apertura di nuovi punti vendita, ma dalla capacità di creare un legame autentico con il consumatore.
Oggi tra le strategie ritenute più efficaci dalle imprese per generare un “effetto wow” includono le campagne social virali (44%), gli eventi esperienziali in store (42%) e la personalizzazione dell’esperienza cliente (40%).
Interessante anche il dato relativo al design degli spazi, citato dal 39% degli intervistati come leva strategica per aumentare la vicinanza tra brand e cliente.
L’architettura retail è diventata parte integrante di una narrazione immersiva, capace di raccontare i valori del marchio e trasformare una visita in negozio in un momento memorabile.
Prospettive di business per il 2025
Le previsioni per l’anno in corso indicano una crescita ulteriore del 3,9% del giro d’affari complessivo. È un segnale che rafforza la fiducia nel modello, considerato una leva per lo sviluppo dell’imprenditoria.
Le prospettive migliori si concentrano proprio nei settori emergenti, dove domanda e offerta si incontrano in maniera naturale.
Per gli aspiranti imprenditori, la definizione del franchising è quella di offrire un’opportunità di ingresso più sicura rispetto ad avventure individuali.
Come già anticipato all’inizio del nostro articolo il franchising è una formula contrattuale che consente a un imprenditore di utilizzare marchio, know-how e assistenza di un’azienda già consolidata, in cambio di un corrispettivo economico, potendone così trarre i relativi vantaggi di marketing e commerciali.
Per i marchi, invece, la sfida è mantenere coerenza di brand e qualità del servizio, evitando che la spinta all’espansione comprometta la reputazione costruita.
Il franchising italiano si conferma quindi un laboratorio vivo, capace di adattarsi e di anticipare i cambiamenti sociali e tecnologici.
Dai numeri del retail fisico alle innovazioni digitali, la sua forza è quella di un modello imprenditoriale che sa coniugare economia di scala e radicamento locale.
Un equilibrio che, se gestito con lungimiranza, può continuare a rappresentare una leva di crescita per tutto il sistema economico del Paese.

