Puntuale come il Natale, il costruttore cinese Huawei sfodera anche quest’anno, in vista della stagione delle compere e dei regali un nuovo tablet di punta, il MatePad 12X. Materiali premium, software ricettivo e un’ottima portabilità ne faranno un’alternativa a taccuini e laptop? Proviamo a capirlo nella nostra recensione.

Le novità del MatePad 12X
Presentato nella seconda metà di settembre e destinato a debuttare il prossimo 19 ottobre, il MatePad 12X (o MatePad 12 X 2025) si mette in scia dei device presentati da Huawei negli ultimi tempi, sfoderando nuovamente l’apprezzato schermo con tecnologia PaperMatte.

Si tratta di un pannello da 12″ che intende coniugare le alte prestazioni visive e cromatiche studiate per coloro che sfrutteranno il MatePad 12X per il gioco o per lo svago (entrambi versanti su cui eccelle anche grazie all’ottima resa degli speaker) con la volontà di realizzare un ambiente di lavoro funzionale e accogliente, che non rifletta troppo le luci (la luminosità massima di 1000nit è perfetta per usarlo pure all’aperto) e dia la sensazione di scrivere su carta, magari usando la nuovissima stylus Huawei M-Pencil Pro.

Un vero taccuino digitale?
Chiara la volontà del costruttore cinese di puntare tutto sul feeling restituito dalla nuovissima M-Pencil Pro dotata di tre punte intercambiabili studiate appositamente per coloro che volessero utilizzare la tavoletta Huawei per lavori artistici davvero professionali.
I livelli di pressione raggiunti sono ben 16.384 e tutto ciò si traduce nella possibilità di imitare alla perfezione penne, matite, evidenziatori, pennarelli ma all’occorrenza persino i pennelli, con rese differenti rispetto alla pressione esercitata o all’inclinazione con la quale si impugna la penna. A tal fine l’app GoPaint può intrattenere a lungo gli artisti o i sedicenti tali rivelando la natura “professionale” della tavoletta.

A prescindere dalla vostra bravura con tempere e pennelli, avrete modo di osservare come il pannello si trasformi in un ottimo surrogato della carta: noi lo abbiamo sfruttato per esempio per prendere appunti e sebbene non ci sia stato modo di portarlo sul campo, per esempio a una conferenza stampa, lo spessore (senza la custodia sfiora i 6 millimetri) e il peso (555 grammi) lo rendono un device portabilissimo: si infila nella sacca e si dimentica di averlo con sé.

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Mediante il tasto rapido sulla stylus si accede direttamente a Huawei Notes, mentre esercitando una semplice pressione appare un menu circolare in sovrimpressione per scegliere quale tipo di penna o pennarello emulare. Sempre nel medesimo modo si può scartabellare tra le innumerevoli opzioni a schermo. Tutto questo si è rivelato immediato, senza staccare la stylus dal touchscreen.

Come si diceva, la risoluzione fino a 2,8K e la frequenza di aggiornamento fino a 144Hz ci hanno permesso di mettere alla prova il MatePad 12 X anche sul fronte videoludico: il processore gestisce i titoli anche più pesanti con disinvoltura e l’audio surround erogato dai sei altoparlanti integrati emette bassi profondi e caldi e tonalità alte cristalline, posizionandosi su quel fronte tra i migliori tablet in circolazione.

Rispetto al MatePad da 11.5 pollici uscito sempre quest’anno, il MatePad 12X propone un’unica configurazione: 12GB di RAM e 256 di ROM, abbandonando sul fronte dello storage l’opzione più economica a 128GB come pure quella da 512GB vista nel MatePad Pro 12.2-inch.
Unico dunque pure il prezzo: 649 euro, che include anche l’ottima tastiera dal layout americano (questo vuol dire che dovrete andare a memoria per gli accenti, ma non dovrebbe essere un problema se scrivete spesso). Una volta che il MatePad 12 X 2025 avrà indossato la custodia che gli fa pure da tastiera rivelerà la sua ambizione di porsi come sostituto di notebook e laptop, anche se purtroppo il device non contempla aree touchpad, dunque o connettete via bluetooth un mouse o per le operazioni veloci dovrete continuare a usare il touchscreen.

Abbiamo già detto che il MatePad 12X è un’ottima alternativa ai taccuini tradizionali, ma per completare i quesiti che hanno aperto la nostra recensione bisogna rispondere pure all’altra domanda, ovvero se permetta di lasciare a casa laptop e notebook. Qui la risposta è più articolata dato che l’elefante nella stanza è dato ancora una volta dal ban di Donald Trump che ha costretto Huawei a sviluppare un florilegio di applicazioni alternative per esempio a quelle dell’ecosistema Google (da Chrome a YouTube, passando per GMaps e Drive).

Si può comunque installarle ma è necessario qualche passaggio in più non potendo sfruttare il canonico Play Store di Android. In compenso se non avete esigenze particolari potrete da subito leggere la vostra Gmail attraverso l’app di posta inclusa sul dispositivo. Dunque i più pigri e i meno smanettoni che vogliono ricreare in pochi “tap” su schermo il proprio ambiente di lavoro con ogni probabilità si ritroveranno più a proprio agio con dispositivi Android se non persino Windows.

Non siamo grandi fan delle fotocamere quando si parla di tablet, ma quella posteriore da 50 MP (apertura f/1.8, AF) permette di realizzare anche scatti piuttosto di caratura che vadano al di là delle semplici scansioni un po’ improvvisate di documenti, mentre quella anteriore da 8 MP (apertura f/2.2, FF) fa il suo nelle call di lavoro.
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Niente da dire sulla longevità della batteria: il costruttore asiatico ci ha abituato a tagli davvero generosi e questa da 10.100 mAh non fa eccezione. Vi basti sapere che abbiamo usato il MatePad 12 X nel corso di un uggiosissimo weekend autunnale per una maratona della trilogia de Lo Hobbit + Il Signore degli Anelli e ci ha accompagnato, con audio sparato pressoché al massino, fin quasi alle porte di Minas Tirith poco prima che iniziasse l’assedio degli orchi di Mordor.

Niente male. Ma non siamo sorpresi: è infatti proprio un Huawei il tablet che ci portiamo in vacanza per continuare a seguire le nostre serie preferite (per la precisione il “vecchio” MatePad Pro 13.2). Che sia giunto il momento di pensionarlo per sostituirlo col nuovissimo MatePad 12 X 2025?

