Sono finiti i tempi degli sfondi finti in call per fare credere al capo di essere realmente in ufficio o in una sede distaccata quando in realtà si lavora in remoto dal mare o dalla montagna. Dal mese prossimo la suite aziendale Microsoft Teams introdurrà una funzionalità che sta creando non poche polemiche dato che sarà in grado di rilevare la posizione dei lavoratori, segnalando automaticamente se si trovano in ufficio tramite la connessione alla rete Wi-Fi aziendale.
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La novità di Microsoft Teams che fa discutere
La funzionalità richiederà l’attivazione da parte degli amministratori IT che gestiscono device aziendali e i software utilizzati nelle ore di lavoro. Non potrà essere attivata senza avere ottenuto prima il consenso esplicito degli utenti, ma è chiaro che difficilmente un dipendente avrà margine per sottrarsi alla decisione del capo.

Rispetto a quanto riportato su Internet, dove la notizia non ha mancato di suscitare polemiche a non finire, bisogna annotare che non è vero che Microsoft Teams utilizzerà la geolocalizzazione GPS come pure è stato scritto: il sistema sarà solo in grado di dire se il dipendente è connesso o meno a una delle reti aziendali mappate.
Dunque per paradosso se il lavoratore dimenticasse che il proprio laptop è connesso allo smartphone dopo essere rientrato da un viaggio di lavoro, risulterebbe comunque fuori ufficio dal momento che per il software non sarebbe collegato alla rete aziendale. Per molti osservatori la nuova funzione potrebbe persino ledere il diritto alla privacy dei dipendenti. La feature, prevista per dicembre, potrebbe essere all’origine di un buon numero di cause di lavoro.


