La fanta-economia anticipa la realtà? O se preferite, la fanta-valuta? Presto per dirlo, ma l’idea di lanciare una criptomoneta è suggestiva e carica di potenziali conseguenze. In Estonia ci stanno seriamente pensando: si tratta dell’Estcoin e potrebbe diventare la prima cpritovaluta nazionale sul mercato, alternativa della moneta tradizionale.
Cittadinanza digitale e valuta
L’idea rientra nel programma di cittadinanza digitale e-Residency rivolto alle imprese straniere desiderose di avviare un’attività commerciale nel paese baltico, tutto attraverso un semplice ID digitale. La logica conseguenza è proprio quella di predisporre un’offerta di moneta per raccogliere liquidità. Siamo dunque ad un passo dal primo esperimento nazionale di criptomoneta, di queste dimensioni? Prematuro pensarlo, tuttavia il lancio di una crittografia statale ufficiale potrebbe incentivare, in modo significativo, gli investitori a sostenere il successo di un paese molto intraprendente, grande come una regione italiana di medie dimensioni.
Non stupisce che se ne parli proprio in Estonia, che già da qualche anno si propone come una delle aree più interessanti in Europa per lo sviluppo di nuove tecnologie digitali, prima nazione al mondo a proporre un programma di cittadinanza digitale con un codice identificativo virtuale sufficiente per avviare un’attività commerciale.
Estcoin sarebbe una moneta interamente gestita dalle autorità governative, accessibile a tutti grazie ad un’offerta di moneta preliminare che servirà a mettere in moto il processo di cambio. Le valute tradizionali verranno convertite e gestiti in modo assolutamente sicuro in un ambiente digitale: nessuna possibilità di contraffazione e di utilizzo per fini illegali. Un’operazione credibile proprio perché sponsorizzata (e gestita) dal Governo, in grado di generare fiducia e di conseguenza business. Un modo creativo e alternativo per attirare la finanza internazionale.
Il Paese più digitalizzato al mondo
Non sorprende che sia proprio l’Estonia a guidare una proposta così innovativa: stiamo parlando infatti del paese probabilmente più digitalizzato al mondo. Un milione e trecentomila abitanti su 45mila chilometri quadrati, che da luglio guida la presidenza del Consiglio UE L’Estonia vanta numeri virtuosi da record: debito al 9,5% del Pil, deficit allo 0,3%, con una crescita che viaggia come una locomotiva al 2,3% e la disoccupazione è al 7,7%. Un paese dove il 99% dei servizi offerti dallo Stato sono completamente online e alle elezioni si vota grazie alla Rete, con circa il 96% dei cittadini che fa la dichiarazione dei redditi online, generando la migliore raccolta di imposte al mondo.
Quello che impressiona, però, è il suo elevatissimo livello di digitalizzazione: per creare un’impresa si può fare tutta la procedura online con costi bassissimi in poche ore. Infatti in Estonia vi è il più elevato tasso di startup procapite di tutta Europa, al punto che lo sviluppo del mercato unico digitale è tra le priorità della presidenza. Ragion per cui il 29 settembre a Tallinn si terrà il Summit Digitale dell’Unione Europea.
Qui il digitale offre svariate possibilità, in diversi ambiti: è possibile registrare la nascita di una società, denunciare un’azienda, ottenere una decisione di un tribunale, insomma un vero e proprio modello da studiare e seguire. Basti pensare che nell’ambito della giustizia civile, grazie alle tecnologie digitale, la durata dei procedimenti si è ridotta di oltre la metà: la durata di un procedimento civile su due gradi di giudizio è calata da 300 giorni nel 2007 a meno di 100 giorni nel 2016, secondo i dati estoni. Se pensiamo che in Italia sono necessari poco meno di 400 giorni per risolvere in primo grado un caso civile, commerciale o amministrativo, capiamo perché proprio in Estonia si potrebbe assistere ad un balzo nel futuro così ampio: la criptomoneta.