Le cifre non sono ancora confermate, ma dal momento che si è entrati nel periodo in cui si scrive la Legge di Bilancio uno dei temi più interessanti per le famiglie con figli a carico potrebbe registrare novità positive. Stando infatti al Documento programmatico di finanza pubblica, l’assegno unito dovrebbe essere rivalutato sulla base dell’inflazione che per il 2026 è attesa al +1,6%. Questo comporterebbe un sensibile aumento degli accrediti mensili, stabiliti ogni anno in base alla fascia ISEE.

Di quanto aumenta l’assegno unico nel 2026: le ipotesi
L‘assegno unico è una misura universale, dunque chiunque può fare domanda, anche se supera la fascia massima di ISEE che dà diritto all’importo minimo (nel 2025 è di 46.720,53 euro). Quest’ultimo nel 2025 è di 57,5 euro e dal prossimo anno dovrebbe salire a 58,5 euro.

Per quanto riguarda le fasce più basse, fino a 17.520,19 euro, l’assegno unico salirebbe a 204,4 euro (attualmente è di 201 euro); chi è poi nella fascia tra 21.725,06 e 21.841,84 euro potrebbe ricevere 182,8 euro (ad oggi 179,7); Tra i 26.163,51 e 26.280,30 euro di ISEE la somma aumenterebbe dai 157,9 euro ai 160,6 euro.
Sarebbero inoltre previste maggiorazioni in alcuni casi: per chi ha figli non autosufficienti l’aumento sarebbe da 120,6 euro a 122,7 euro; per i figli con disabilità grave si passerebbe a 111 euro (ad oggi è 109,1); nel caso in cui ci sia una disabilità meno grave si passerebbe a 99,4 euro (da 97,7); per le mamme con meno di 21 anni dovrebbe infine spettare una maggiorazione di 23,4 euro (ad oggi è di 23 euro).

Quando sono previsti i pagamenti di ottobre dell’assegno unico
I prossimi accrediti nel 2025 sono previsti per lunedì 20 e martedì 21 ottobre. Per quanto riguarda infine novembre e dicembre sono già pubbliche le date dei pagamenti: 20 e 21 novembre, e17, 18 e 19 dicembre.

