L’allungamento della durata del nuovo BTP Valore, il fatto che sia ormai alla quinta emissione e soprattutto l’annacquamento dei rendimenti non sembrano fermare l’entusiasmo dei piccoli investitori italiani per questo strumento finanziario pensato proprio per far rientrare nei confini nazionali il debito pubblico tricolore.
Qualche considerazione sul debutto dei BTP Valore
Nel 2025 il BTP Italia (indicizzato all’inflazione) e il BTP Più (riservato al retail) hanno raccolto insieme quasi 24 miliardi di euro a cui si vanno ad aggiungere i 5,4 raccolti nella prima giornata di emissioni del BTP Valore dell’autunno 2025.
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Nel maggio 2024, il BTP Valore (3,35 % per il 1°, il 2° e il 3° anno; 3,90 % per il 4°, il 5 e 6°) al debutto si fermò a 3,7 miliardi per poi arrivare a 10,2 miliardi a fine settimana. Andò leggermente meglio a febbraio, durante la prima giornata del debutto dei BTP Più: 5,6 miliardi. Utilizzando precedenti simili è possibile stimare che la raccolta dovrebbe concludersi con cifre tra i 10 e gli 11 miliardi, un risultato soddisfacente per il MEF che sta riuscendo a smuovere l’immane quantità di risparmio privato che gli italiani custodiscono dormiente nei propri depositi bancari.
L’aspetto più interessante è che suddividendo l’investimento per il numero totale di contratti sottoscritti nella giornata di ieri si scopre che i piccoli investitori stanno mediamente investendo 35mila euro a testa, ovvero cifre superiori alle ultime emissioni che avevano avuto range tra i 25mila e i 30mila euro.
Puntare 35mila euro sui BTP Valore del 20 ottobre significa avere indietro (in base ai rendimenti sotto i quali non si potrà scendere, quelli definitivi saranno comunicati venerdì) 910 euro lordi annui nel primo triennio; 1085 euro per anno nel biennio successivo che saliranno poi a 1.400 euro nel sesto e nel settimo anno.

Si ricorda che le comunicazioni ufficiali sulla nuova emissione del BTP Valore, le FAQ, la scheda informativa e la Nota tecnica per gli operatori saranno resi disponibili sul sito del MEF (www.mef.gov.it) e sul sito del Dipartimento del Tesoro alla sezione Debito Pubblico (www.dt.mef.gov.it/it/debito_pubblico).

