Dell’iPhone 6 si sa praticamente tutto: verrà presentato il 9 settembre, sarà disponibile in una doppia versione (4,7 e 5,5 pollici) e avrà nei pagamenti mobili una delle funzioni principali (come abbiamo raccontato qui con dovizia di particolari). In Rete circola persino un video (in russo) in cui il nuovo Melafonino si vede in ogni suo particolare.
Il prezzo è un’incognita per modo dire, sarà alto e ci si può mettere la mano sul fuoco. Anzi, in questa lunga vigilia si è addirittura parlato di un aumento di una 20 euro sui nostri listini. Una non incognita che potrebbe segnare il destino della Mela nel mercato degli smartphone. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, e vi ricordiamo con il grafico seguente, il sistema operativo di Cupertino a cavallo degli smartphone è destinato a perdere terreno rosicchiato dall’inarrestabile Android. Tra quattro anni la quota di iOs sarà del 13,7%, partendo dal 14,8%, mentre il robottino verde detterà legge con il 77,6%.
Il cartellino è il primo indiziato: le zone a più alto potenziale per il settore sono Cina, Asia e le economie in via di sviluppo. Esattamente quelle in cui Android spadroneggia incontrastato, si pensi al 50% del mercato giapponese o alla quasi totalità di quello Sud Coreano. Non a caso Tim Cook si è prodigato per raggiungere un accordo con China Mobile e ha ceduto in alcune zone alla distribuzione a basso costo dei vecchi iPhone 4S quando 5 e 5S erano già in commercio. Ma potrebbe non bastare: guardando le previsioni sul prezzo medio anche tra 4 anni un Android costerà tre volte in meno di un iPhone. Forte del suo marchio, la Mela continua a scherzare con il fuoco.