Estrazione e commercio di terre rare sono un affare principalmente cinese. Pechino controlla un’importante fetta della filiera globale e quando nelle scorse settimane il leader Xi Jinping ha annunciato una stretta alle esportazioni dei minerali più strategici per il settore tecnologico il presidente USA Donald Trump ha minacciato di introdurre dazi al 100% contro il Paese del Dragone. Sono questi i fatti recenti a cui si collega l’accordo raggiunto nelle scorse ore tra Stati Uniti e Australia proprio in merito alle terre rare. Il valore è di 8,5 miliardi di dollari.

Terre rare, cosa prevede l’accordo tra USA e Australia
La notizia, riferita da Reuters, prevede non soltanto un accordo sulle terre rare, ma anche un potenziamento militare nella vasta area del Pacifico: Washington sosterrà un accordo per sottomarini a propulsione nucleare da posizionare in quella parte di mondo dove le mire espansionistiche di Pechino preoccupano.

Stando alla copia dell’accordo, visionato da Reuters, ciascuno dei due Paesi investirà 1 miliardo di dollari nei prossimi sei mesi in processi di estrazione di terre rare. Ci sarà anche un accordo sui prezzi. L’accordo sfiora gli 8 miliardi di dollari, ma secondo una nota della Casa Bianca il progetto punta su un bacino di terre rare dal valore di 53 miliardi di dollari. «Tra circa un anno da oggi, avremo così tanti minerali critici e terre rare che non saprete che farvene», ha detto Trump coi suoi consueti toni.

Donald Trump potrebbe aver scelto di stringere un accordo con l’Australia sulle terre rare in vista del suo imminente incontro con Xi Jinping, previsto a fine ottobre in Corea del Sud. Washington e Pechino sono da anni in una guerra commerciale, ma le minacce scagliate da inizio anno da Trump contro il Paese asiatico non hanno avuto gli effetti sperati. Nel frattempo il tycoon sembrerebbe pronto a incontrare un altro leader, Vladimir Putin, in Ungheria: in quel frangente il focus sarà la guerra in Ucraina. Anche se, trattandosi di Trump, è probabile che si parlerà anche di affari.


